“Quello che è accaduto nei giorni scorsi all’Alpe Geccio, nel nostro Comune, è un fatto che desta grande preoccupazione. Due lupi hanno attaccato un gregge in pieno giorno, mentre gli animali erano custoditi dall’uomo e dai cani. Solo il pronto intervento dell’allevatore Antonio Pettinaroli e della sua famiglia ha evitato una predazione, ma la gravità della situazione è evidente”, dichiara il sindaco di Santa Maria Maggiore, Claudio Cottini.
“Non si tratta più di episodi sporadici: i predatori si mostrano sempre meno intimoriti dalla presenza dell’uomo e le loro azioni diventano via via più aggressive. Questo scenario crea allarme non solo tra gli allevatori, ma in tutta la comunità che vede messo a rischio un equilibrio fondamentale per la tutela del territorio e della nostra montagna”, prosegue Cottini.
“Il Parlamento Europeo, lo scorso maggio, ha modificato lo status di protezione del lupo da ‘strettamente protetto’ a ‘protetto’, proprio per consentire interventi di selezione controllata. È ora che Stato e Regioni trasformino questa decisione in provvedimenti concreti e immediati, a tutela di chi ancora lavora in alpeggio, garantendo biodiversità, prodotti di qualità e presidio del territorio”, afferma il primo cittadino.
“Gli organi di vigilanza sono stati informati tempestivamente dell’accaduto, ma questo non basta. È giunto il momento di adottare misure efficaci e tempestive, prima che situazioni come questa si trasformino in tragedie. Gli allevatori devono poter lavorare con sicurezza e serenità”, conclude il sindaco di Santa Maria Maggiore.