Sanità - 26 gennaio 2021, 19:30

Covid, anche nel Vco medici di base a disposizione per fare i vaccini

Il presidente Lillo: “Insieme danno vita a una rete capillare, per cui svolgeranno un ruolo fondamentale per contrastare la pandemia”

Covid, anche nel Vco medici di base a disposizione per fare i vaccini

Covid, anche nel Vco medici di base a disposizione per fare i vaccini Il presidente Lillo: “Insieme danno vita a una rete capillare, per cui svolgeranno un ruolo fondamentale per contrastare la pandemia”

Quanti medici della nostra Asl si metteranno a disposizione, quando sarà il momento, per effettuare i vaccini anti Covid alla popolazione? Lo abbiamo chiesto, dopo l’accordo in tal senso recentemente siglato tra Regione Piemonte e sindacati di categoria, ad Antonio Lillo, che dal gennaio di quest’anno ha preso il posto del collega Daniele Passerini alla guida dell'Ordine dei medici del Vco.

 

“Vale subito chiarire che l’adesione, e mi auguro sarà totale, è della medicina generale e non dei singoli medici di base. Mi spiego meglio e le faccio un esempio che mi riguarda da vicino: io che ho ambulatorio anche a Trarego Viggiona, salvo casi in cui la persona non deambula e allora mi organizzerò, chiederò ai miei pazienti di effettuare il vaccino presso il Centro medico di Cannobio, dove esiste un modello operativo perfettamente funzionante e adeguato alla situazione in essere. Ho chiarito il concetto? Non saranno i singoli medici di famiglia ad aderire, perché magari il professionista che agisce in un piccolo centro valligiano non è in grado in loco di tutelare la salute sua e del paziente e sarebbe dunque in difficoltà, ma la medicina generale attraverso la sua organizzazione”.

 

“Il ruolo dei medici di base -ha aggiunto il presidente - sarà importante, soprattutto se si considerano due fattori: la capillarità in un territorio peraltro morfologicamente complicato come il Verbano Cusio Ossola e il ruolo di fiducia che hanno con i loro assistiti”. I numeri a supporto della tesi: ogni medico di famiglia ha in carico circa 1.500 mutati, di cui in media 450 sono ultra 65enni, e poi c'è la quota dei malati cronici e il resto della popolazione. Un bel impegno quotidiano, insomma. “Mi chiede se ci saranno vaccini per tutti? Io questo non lo so - risponde Lillo - faccio il medico e non il politico. Se i vaccini ci sono noi li somministriamo e posso aggiungere che la nostra Asl si è ben organizzata per svolgere questo compito a contrasto della pandemia. Di più non posso dirle”. Ciò che è certo, lo ha confermato lo stesso presidente dell’Ordine, è che domani, domenica 24 gennaio, inizieranno i richiami per tutti i medici di medicina generale che operano nel Vco e che hanno già ricevuto la prima dose di vaccino.

 

La campagna, lo ricordiamo, è iniziata nel Vco lo scorso 3 gennaio, con le dosi del vaccino “Pfizer-Biontech” che erano arrivate il giorno precedente dall'ospedale Sant'Andrea di Vercelli. Attorno al 10 febbraio, salvo imprevisti, dovrebbero essere consegnate alle regioni, Piemonte compreso, anche dosi del vaccino “AstraZeneca”. Sempre stando all’accordo tra Regione e organizzazioni sindacali, anche i farmacisti del territorio, nel tentativo di accelerare il tutto e tornare finalmente alla normalità, saranno in grado di distribuire e contribuire alla somministrazione del vaccino.

 

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