Attualità - 12 febbraio 2021, 10:00

Cinema aperti per i soli vaccinati: “Soluzione impraticabile, meglio rimanere chiusi”

Antonioli: "Le indicazioni su una data di riapertura ancora non sono chiare"

Cinema aperti per i soli vaccinati: “Soluzione impraticabile, meglio rimanere chiusi”

Circola, da qualche giorno, la voce per la quale cinema e teatri potrebbero riaprire a breve, ma accogliere esclusivamente clienti vaccinati a tal proposito abbiamo raggiunto telefonicamente Franco Antonioli, gestore dello storico Cinema Corso di Domodossola: “È una fake news. Era una proposta della Regione Campania rigettata in toto dall’Associazione dei gestori di cinema perché impraticabile almeno finché non sarà vaccinata il 70/80% della popolazione”. La proposta comprendeva oltre ai cinema, le discoteche, i teatri, stadi, ristornati bar, tutti luoghi dove è previsto l’assembramento di persone.

Ci spiega Antonioli: “Già prima del Covid il cinema soffriva di una crisi del settore richiamando sempre meno gente rispetto al passato. Riaprire ora ai soli vaccinati sarebbe impossibile perché, in tutta Italia, sarà stato vaccinato più o meno un milione di persone su sessanta. Oltretutto di una fascia di età che difficilmente si reca al cinema e non ci sarebbero i numeri neanche per permetterci di pagare la corrente elettrica”.

Anche se i cinema potessero riaprire al pubblico andrebbero incontro ad un altro grave problema: la distribuzione delle pellicole. Le grandi case cinematografiche americane, che coprono il 70% del mercato, non distribuiscono nuovi titoli attendendo la fine della pandemia per massimizzare gli introiti. Inoltre il 70% dei film americani fa parte della Galassia Disney, che negli ultimi tempi ha fagocitato gran parte della propria concorrenza come la Pixar, Lucas, 20th Century, ecc., rimanendo esposta per oltre due miliardi di dollari. Con i parchi a tema chiusi, e dovendo rientrare in fretta delle spese, la Disney sta distribuendo i suoi prodotti sulla propria piattaforma e alle Tv, saltando completamente il passaggio dalle sale cinematografiche, quindi i gestori sarebbero costretti a proiettare titoli poco appetibili.

Le indicazioni su una data di riapertura ancora non sono chiare, qualcuno aveva ventilato dopo la metà di marzo ma anche col via libera non è detto che noi gestori riapriremo per la mancanza di nuovi prodotti. Sarebbe come se si andasse al ristorante – chiosa Antonioli - e ci trovassimo nel piatto un uovo sodo, una volta potrebbe andare anche bene, poi non ci andresti più”.

Fabio Nedrotti

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