Sanità - 01 marzo 2021, 19:30

‘’Il nodo vaccinazioni sia un impulso a far crescere la medicina del territorio’’

Il presidente dell'Ordine, Tony Lillo, invita a valorizzare il ruolo dei medici di famiglia; l 'innovazione digitale non sia un ulteriore fardello

‘’Il nodo vaccinazioni sia un impulso a far crescere la medicina del territorio’’

Resta sulla carta, in Piemonte, l’annunciato utilizzo dei medici di famiglia per le vaccinazioni anti-covid. Lo rimarca ‘’Lo Spiffero’’ che dice: Quello dei 3.200 medici di famiglia, l’ esercito di sentinelle sul territorio, come lo aveva definito il presidente della Regione Alberto Cirio annunciando l’accordo per un loro impiego nella campagna vaccinale, ad oggi è un numero scritto sulla sabbia.

Noi abbiamo sentito Tony Lillo, presidente dell’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri del VCO.

‘’Certi annunci roboanti di impiego massiccio dei medici di famiglia nella campagna vaccinale per i nostri ultraottanteni - dice Lillo - , alla luce di un AIR  (accordo integrativo regione ndr) , già obsoleto e condizionante, per l'impossibilità di utilizzo del vaccino "più maneggevole" quale AstraZeneca, devono essere occasione per una riorganizzazione della medicina del territorio, salvaguardandone le sue peculiarità operative’’.

Che difficoltà incontra il medico?

‘’E' impossibile nello studio di un singolo medico somministrare sia Pfeizer e/o Moderna:  ciò può essere reso solo fattibile nelle forme strutturali multiprofessionali dove operano medici in forme associative con la preziosa collaborazione di infermieri e collaboratori di studio.  E' sorprendente come nell'era del digitale, il medico debba navigare da una piattaforma all'altra: VISURA per la pre-adesione e stampa delle note AIFA del consenso informato e della scheda anamnestica, SIRVA per la registrazione dell'anamnesi prevaccinale e dell'effettuazione della prestazione con la stampa del successivo appuntamento per la seconda dose, EcmWeb per la rendicontazione e magari anche un viaggio su sistema Tessera Sanitaria per la certificazione della vaccinazione stessa.

Perché non far dialogare i sistemi ed evitare "inutili" ripetizioni di dati? E' stato chiesto al medico di famiglia di "accompagnare" il proprio assistito nei diversi passaggi alla vaccinazione, ma facciamo in modo di non "segretarializzare" il medico di famiglia e far lui giocare il "ruolo" che gli compete’’

Quindi?

‘’I medici di famiglia hanno una creatività progettuale al fine di dare risposte al bisogno e integrarsi nel sistema, ma è necessario e impellente, "ridefinire" nel perimetro degli accordi integrativi regionali, un modello organizzativo della medicina territoriale, con impegno di risorse professionali e messa a disposizione di risorse strutturali’’.

All’azienda sanitaria locale che suggerimenti dà?

‘’Confido nella sensibilità della direzione generale dell'ASL verso la valorizzazione e la costruzione del sistema delle cure primarie. Un avvio sperimentale è stato fatto ed è stato reso possibile grazie a sinergie e collaborazione di tanti attori sul territorio: dai sindaci al volontariato. Tuttavia è necessario incidere affinché l'innovazione digitale sia vera innovazione e facilitazione e non un ulteriore "fardello" che appesantisce il sistema.

E..non "sparare" sempre sul medico di famiglia: per le antinfluenzali, era colui che teneva i vaccini "imboscati in frigo", ora non è colui che non vuole rendersi disponibile a "giocare" fino in fondo il suo ruolo etico e deontologico di essere "prossimo" al suo assistito, consapevole di essere un "punto di riferimento".

Il medico di famiglia cerca ogni giorno di meritarsi la fiducia, forte legame tra medico e paziente. Ma il medico da solo non può fare tutto, ha bisogno di altre figure professionali come l'infermiera di studio, il personale amministrativo o altri operatori per essere "aiutato a gestire tutte quelle funzioni, spesso non mediche, al fine di garantire una più efficace presa in carico e offrire un'assistenza migliore. E in questi micro-team organizzati, in spazi adeguati, possano essere effettuate ed erogate prestazioni vicino al proprio assistito.

Ecco una nuova medicina di prossimità, efficace ed efficiente e tutto questo al fine di migliorare il nostro sistema sanitario nazionale’’.

 

Renato Balducci

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU