Il virus corre, spinto dalla variante inglese, e a distanza di qualche giorno dall'introduzione del nuovo dpcm l'esecutivo guidato da Mario Draghi si appresta a correggere il tiro con misure più rigorose.
I provvedimenti, in discussione in questi giorni, con tutta probabilità non entreranno in vigore prima di lunedì 15 marzo, dopo i dati della cabina di regia sulla situazione epidemiologica e al Consiglio dei ministri previsto per domani. Il Dpcm sarà sostituito da un decreto, approvato in tempi velocissimi, che coinvolgerà quindi le camere parlamentari.
Da quanto emerso nelle ultime ore il passaggio in Zona Rossa risulterà più veloce e avverrà automaticamente, il parametro di riferimento sarà il superamento dei 250 contagi ogni 100 mila abitanti. Verrebbero inoltre presi in considerazione solo alcuni indicatori per accelerare il cambio di fascia.
Al momento sembra esclusa l’ipotesi di un nuovo lockdown generalizzato, puntando invece su maggiori restrizioni locali. Probabile una stretta nei weekend, di cui si deciderà oggi dopo l’incontro con le Regioni, con bar e ristoranti chiusi il sabato e la domenica anche in zona gialla. Si pensa anche a una proroga del divieto di spostamento tra Regioni oltre il 27 marzo. Per quanto riguarda le festività pasquali il Cts chiede a livello nazionale un ritorno ai divieti messi in atto a Natale. La Pasqua del 2021 si prospetta quindi “blindata” con una settimana di divieti mirati, in particolare da sabato 3 a lunedì 5 aprile. Non saranno consentiti pranzi, gite, incontri con più persone non conviventi. Con tutta probabilità, come per le festività natalizie, bar e ristoranti saranno chiusi.