Territorio - 19 marzo 2021, 15:00

Cresce la presenza di lupi nel VCO: erano 14 nell'inverno 2019-2020

Reso noto il risultato del monitoraggio degli ultimi inverni, rilevati anche tre gruppi 'familiari'

Cresce la presenza di lupi nel VCO: erano 14 nell'inverno 2019-2020

‘’La stima del numero minimo certo di lupi presenti nella provincia del Verbano Cusio Ossola nell’anno biologico 2019-2020 è di 14 esemplari, di cui 2 morti nel corso dell’anno’’. E’ quanto sostiene  dice Radames Bionda, tecnico delle Aree Protette dell’Ossola ed esperto di fauna. L’analisi delle informazioni fornite dalla genetica sui due ultimi inverni (2018-2019 e 2019-2020) ha permesso di accertare la presenza di un nutrito gruppo di lupi nel Verbano Cusio Ossola, con tre  unità riproduttive, nell’area compresa tra le valli Antrona, Anzasca e Strona. La presenza del lupo è stata accertata anche in altre valli (Bognanco, Divedro, Antigorio, Vigezzo, Cannobina), ma in questo caso si è trattato di indizi di presenza isolati che lasciano supporre che si trattasse di individui singoli, probabilmente in dispersione. 

Il monitoraggio della presenza del lupo nella provincia del Verbano Cusio Ossola è parte del programma After LIFE Conservation Plan del Progetto Life WolfAlps, con il quale gli enti partner del progetto insieme con la Provincia del Verbano Cusio Ossola si  sono impegnati a proseguire l’attività di monitoraggio della specie per il periodo 2018-2021. 

Le analisi genetiche condotte sui tessuti dei 2 lupi morti (uno investito dal treno e uno ucciso da un bracconiere) e 42 campioni biologici rinvenuti tra il 1 maggio 2019 ed il 30 aprile 2020 hanno permesso di risalire ai genotipi di 12 lupi diversi. Si tratta, in tutti casi, di lupi geneticamente puri appartenenti alla sottospecie italiana.

Dai rilevamenti però i tecnici ritengono che la presenza del lupi sia in deciso aumento. 

‘’Tra novembre 2019 ed aprile 2020 - spiegano gli esperti - sono stati percorsi con cadenza all’incirca mensile 51 transetti, distribuiti in quasi tutte le valli della provincia. Complessivamente sono state effettuate 130 ripetizioni per uno sviluppo di circa 890 km. Nello stesso periodo sono state attivate con fototrappole 27 stazioni fisse di monitoraggio. Questa attività ha permesso di raccogliere una buona mole di informazioni sulla presenza del lupo. Sono stati infatti seguiti 48 km di piste su neve, ritrovati 70 campioni biologici, ottenute 208 fotografie e documentati con fotografie o video 10 avvistamenti. Inoltre, sono stati rinvenuti due lupi morti’’..

La stima del numero di lupi presenti per branco è stata complicata dalla parziale sovrapposizione dei confini di alcuni di questi. Il branco denominato “Alta valle Anzasca” contava 6 esemplari, il branco “Bassa Anzasca-Valle Strona” almeno 2 (la femmina dominante F8 è stata campionata nel 2018-2019 ma non nel 2019-2020) ed il branco “Bassa Ossola” 3 esemplari (uno di questi è la lupa di 7 mesi abbattuta sopra Ornavasso nel dicembre 2019). A questi si aggiungono 3 lupi non imparentati con i branchi, probabilmente individui in dispersione. Uno di questi è il maschio investito da un treno presso Domodossola il 23 maggio 2019.

Questa attività è attualmente in corso e sarà possibile fornire una fotografia della situazione attuale solo quando saranno disponibili i risultati delle analisi genetiche sui campioni raccolti fino al prossimo mese di aprile. Quello che possiamo sicuramente dire ora è che da ottobre ad oggi sono stati ritrovati indizi di presenza probabile o certa di lupo (piste su neve, escrementi e video o foto da fototrappola) nei comuni di Quarna sotto, Casale Corte Cerro, Ornavasso, Anzola d’Ossola, Pieve Vergonte, Calasca Castiglione, Bannio-Anzino, Vanzone, Ceppo morelli, Macugnaga, Antrona-Schieranco, Borgomezzavalle, Montescheno, Bognanco, Baceno, Formazza, Montecrestese, Santa Maria Maggiore, Craveggia, Re.

Da giugno 2020 a gennaio 2021 sono stati forniti  26 allevatori/aziende agricole del VCO 136 reti elettrificate di 50 m di lunghezza e 1,2 m di altezza, 32 elettrificatori, 32 batterie, 32 pannelli solari, 30 tester, oltre a 200 m di rete metallica elettrosaldata di altezza 2 m al fine di sperimentare l’utilizzo di recinzioni metalliche non elettrificate, dietro espressa richiesta degli allevatori.

 

Nel corso dell’illustrazione del progetto, Vittoria Riboni, presidente delle Aree Protette dell’Ossola, ha rimarcato la necessitò di conservazione e tutela dell’agricoltura e dell’allevamento sulla nostra montagna. Ed ha invitato a mettere in campo politiche ed azioni atte a ridurre l’impatto della presenza del lupo edei danni che sta creando agli agricoltori ed allevatori

 

Renato Balducci

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