Attualità - 31 marzo 2021, 17:16

Piffero (Cgil) e Gallina (Uil): "Nei documenti di gara per l'appalto delle pulizie all'Asl Vco, mancano 40 lavoratrici"

I due responsabili sindacali sulle nuove aggiudicazioni: "Che fine faranno le lavoratrici e i lavoratori che oggi operano nei servizi?"

Piffero (Cgil) e Gallina (Uil): "Nei documenti di gara per l'appalto delle pulizie all'Asl Vco, mancano 40 lavoratrici"

Un business da circa 315 milioni di euro con un affidamento di cinque anni (3+2). Una gara che riguarda tutto il territorio piemontese ad esclusione di Alessandria e Asti, suddivisa in 5 lotti e nata nel 2018, prima della pandemia. E’ stata aggiudicata in tempo di Covid a 3 società: MARKAS SRL per i lotti 2/4/5 (Verbano Cusio Ossola); SAMSIC ITALIA SPA per Città della salute – lotto 1; CM SERVICE SRL per il lotto 3. Si punta quindi la lente d’ingrandimento sulle scelte operate in merito all’affidamento e all’accelerazione sui tempi di aggiudicazione, ritenuti da alcuni troppo frettolosi. Così come appare ancora controverso il destino dei ricorsi presentati al tar dalle ditte che hanno perso la gara d’appalto.

“Le polemiche alimentate in questi giorni e suoi strascichi – dichiarano Piffero Michele e Gallina Angelo della FILCAMS CGIL e UILTUCS UIL - rischiano di distogliere l’attenzione sul tema che deve restare centrale: che fine faranno le lavoratrici e i lavoratori che oggi operano nei servizi? Noi non abbiamo dubbi e riteniamo che la Regione Piemonte e le aziende aggiudicatrici debbano perseguire il nostro stesso obiettivo: non perdere un posto di lavoro, non ridurre le prestazioni e le ore di lavoro e garantire integralmente i contratti delle lavoratrici e dei lavoratori. Queste sono condizioni imprescindibili per assicurare alla provincia del Verbano Cusio Ossola dei servizi e delle prestazioni di qualità in un ambito come quello sanitario così fondamentale per i cittadini, semmai ancor di più in un periodo di pandemia”.

 Tutta l’emergenza sanitaria legata alla pandemia del Covid19 ci ha fatto misurare l’importanza e il valore del nostro sistema sanitario e anche le nostre lavoratrici addette alla pulizia e alla sanificazione hanno sofferto e ancora oggi vivono una condizione di esposizione e di rischio elevatissime.

Lavoratrici e lavoratori, con contratti part-time poveri, spesso definiti “eroi” ed “angeli” nel garantire servizi essenziali. Proprio per la loro importanza siamo fermamente convinti che i servizi che si andranno a gestire dovranno essere implementati da attività e prestazioni che, anche dopo l’emergenza sanitaria, ancora lunga da superare, dovranno diventare strutturali e continui nel tempo.

 “In primo luogo – continuano i sindacalisti - diciamo alla Regione Piemonte e alle aziende sanitarie che i capitolati prestazionali, definiti prima della pandemia, dovranno essere rivisti e incrementati alla luce di quanto l’esperienza del Covid19 ci ha rappresentato, a garanzia della tutela della salute dei cittadini. Va da se quindi che su questi servizi e sulla difesa della salute non si può speculare e perseguire la logica del risparmio e che riteniamo inaccettabile e pericolosa l’aggiudicazione avvenuta con forti ribassi (nel lotto del Verbano Cusio Ossola il ribasso supera il 30%) che oltre a pregiudicare la qualità dei servizi si scarica inevitabilmente sull’occupazione, con tagli insostenibili ai contratti e alle retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori, con il rischio di creare tanti nuovi poveri.”

“Peraltro, nell’analizzare i documenti allegati alla gara d’appalto abbiamo scoperto un’anomalia ovvero che l’elenco del personale, relativo all’asl Vco, non corrisponde al personale in organico presso la ditta uscente, sia numericamente che in relazione al contratto nazionale applicato. Stiamo parlando di una differenza di circa una quarantina di lavoratrici che ad oggi non risultano nei documenti di gara. Quindi potrebbe essere stata fatta una previsione dei costi del personale molto minore rispetto a quanto ammontano in realtà”

 Avvieremo le procedure previste dal Contratto Nazionale per i cambi di appalto che dovranno concludersi, salvo nuove indicazioni, entro il 1° agosto.

“Misureremo – concludono - le volontà, gli interventi e le azioni che si vorranno mettere in campo da parte di tutti i soggetti, aziende e committenti, per garantire il lavoro, il reddito delle persone e la qualità dei servizi. Saremo come sempre in campo per difendere il lavoro, tutelare salari e diritti e già da subito siamo pronti a dare battaglia ed a scendere in lotta al fianco delle lavoratrici e i lavoratori.”

Comunicato Stampa

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