Pasqua da tutto esaurito, in Canton Ticino. Non solo i campeggi, ma anche gli alberghi, hanno esaurito le prenotazioni. La calata annunciata dalla Svizzera interna fa felici gli operatori turistici, con l’eccezione di bar e ristoranti quali non sono state concesse nemmeno le terrazze all’aperto, ma preoccupa le autorità sanitarie che temono un riacutizzarsi dei contagi.
Il comandante della polizia cantonale, Matteo Cocchi, promette controlli e, in caso di violazioni delle norme, sanzioni: “Il dialogo è prioritario ma, se dovremo mutare, multeremo”. La chiusura di bar e ristoranti aumenta il rischio di assembramenti all’aperto ma, dichiara Cocchi ai media ticinesi, “diversi comuni si stanno organizzando per creare zone di protezione dove bisognerà indossare le mascherine”.
Oltre ai turisti, polizia cantonale e polizie comunali, vigileranno sugli assembramenti dei giovani. Dopo i fine settimana ad alta gradazione alcoolica di Muralto, lo scorso fine settimana si sono verificati problemi analoghi a Lugano. “Stiamo seguendo le situazioni legate ai giovani – conclude il comandante -, abbiamo visto tutti che sono stuti e, in questi casi, è importante monitorare. Nelle situazioni che possono degenerare è importante mettere ordine”. Il presidente di turno del Consiglio di stato, Norman Gobbi, dal cui dipartimento dipende la polizia cantonale esclude l’entrata in vigore del coprifuoco.