Attualità - 28 aprile 2021, 18:30

Parco Val Grande, Bocci sulla mancata riconferma: “Quando si parla di nomine politiche ci si dovrebbe confrontare sui nomi”

“Avevo deciso di ricandidarmi forte soprattutto dell'appoggio dei sindaci del mio territorio. Sono e resto a schiena diritta consapevole di quanto avrei potuto fare meglio, ma anche di quello che ho fatto”

Parco Val Grande, Bocci sulla mancata riconferma: “Quando si parla di nomine politiche ci si dovrebbe confrontare sui nomi”

Ha affidato ai social le sue considerazioni sulla mancata riconferma il presidente uscente del Parco val Grande Massimo Bocci. È anche un modo, spiega, per ringraziare quanti, trasversalmente al di là del colore politico, hanno manifestano a Bocci i propri ringraziamenti per quanto fatto durante il mandato e la propria solidarietà per la nomina mancata.

Scrive Bocci: “Come sapete non sono molto social ma quello che sta accadendo in questi giorni mi impongono di condividere con gli amici di Fb alcune considerazioni.

La prima: il servizio

Vengo da una famiglia che mi ha insegnato che servire la comunità è un onore : l'ha fatto per tanti anni mio padre prima di me, l'ho fatto io quando me ne è capitata l'occasione. Non ho bisogno di un lavoro, un lavoro che mi piace per fortuna ce l'ho.

La seconda: il metodo

Quando ho deciso di ricandidarmi ho verificato che ci fossero le condizioni prima di tutto con la mia famiglia, in seconda battuta  ho verificato che il mio operato fosse stato apprezzato dai sindaci del mio territorio perché credo molto nella costruzione delle cose "dal basso" frutto del confronto con il territorio.

Le azioni

Verificate queste precondizioni - per me molto importanti - ho deciso di ricandidarmi forte soprattutto dell'appoggio dei sindaci del mio territorio. Sono sempre il solito ingenuo... a qualcuno di queste cose non è fregato nulla, non conta se hai lavorato bene, se hai fatto cose buone... il potere per il potere.

Siccome non sono nato ieri però vado anche un pochino oltre: quando si parla di nomine politiche -tanto più ora che siamo in presenza di una maggioranza allargata - un minimo di delicatezza imporrebbe che ci si confrontasse sui nomi e - sulla base di un confronto - si decidesse, se così fosse stato sarei stato il primo ad accettare la decisione. Ma da quanto colgo - vengo proprio giù dalla luna io - nemmeno questo è stato fatto. Insomma, sembrerebbe una bella operazione fatta  sulla testa del territorio. Contenti loro... bandierina messa e via.

Allora chiudo questa comunicazione dicendo che servizio, lealtà, metodo e rispetto sono per me ancora valori importanti e quindi - succeda quello che succeda - io sono e resto a schiena diritta consapevole di tutto quello che avrei potuto fare meglio ma anche di quello che ho fatto.

Grazie ancora per tutti gli attestati che sto ricevendo, non so se finirà cosi o in altro modo non mi interessa, il mio affetto ed il mio impegno per le nostre comunità ed i nostri territori rimangono immutati così mi ha insegnato mio papà... ci vediamo presto in montagna”.

Redazione

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