Attualità - 06 maggio 2021, 19:20

Le valli del Piemonte Covid-free? Il turismo cerca soluzioni per l’estate

La proposta del governatore Cirio raccoglie consensi nella nostra provincia

Le valli del Piemonte Covid-free? Il turismo cerca soluzioni per l’estate

E se le valli del Piemonte diventassero Covid-free? Dopo il recente annuncio del ministro del Turismo Massimo Garavaglia che ha proposto “isole a prova di contagio”, il governatore Alberto Cirio rilancia l’idea di realizzare un piano per rendere anche le nostre valli libere dal Coronavirus. Lo scopo è quello di salvare il turismo estivo. “Abbiamo la fortuna di vivere in un Paese scrigno di gioielli che brillano in ogni angolo del territorio — ha spiegato Cirio — e tutti hanno pari dignità. Che differenza c’è, solo per fare un esempio, tra le isole e il lago Maggiore?”. Anche l’assessore piemontese al Turismo Vittoria Poggio ha aperto alla possibilità di allestire una macchina che consenta un turismo senza virus, “perché la nostra regione è in grado di attrezzarsi, garantendo la sicurezza e aiutando la filiera a ripartire”. 

Covid-free sembra essere, dunque, la parola d'ordine per aiutare veramente l'economia delle nostre aree e combattere ad armi pari con la concorrenza (Grecia, Spagna e altri). Nei giorni scorsi è partito il confronto coi privati, ma nel frattempo l’appello di Cirio è stato rilanciato dall’Uncem, l’associazione nazionale che riunisce gli enti e i comuni di montagna, il cui presidente Marco Bussone ha detto: “La montagna deve essere pronta per accogliere i turisti per l’estate e quindi bisogna accelerare il piano vaccini. Con gli ampi spazi di cui è dotata, la montagna è un territorio fruibile che non entra in competizione con isole o con altre aree del Paese ad altre vocazioni e ha dimostrato nel 2020 di tenere meglio di qualsiasi altra destinazione i flussi turistici tra arrivi e presenze”.

E pure gli operatori del turismo sembrano plaudere all'iniziativa. D’altronde le ferite della chiusura pasquale, con gli ingenti introiti andati in fumo, sono ancora aperte. “La situazione nel Vco è drammatica - ha detto a VcoNews uno di loro - e per questo se la Regione si organizza noi siamo pronti a fare tutto il necessario per realizzare quest'idea e tutte quelle che possano aiutarci a ripartire in sicurezza. Qui rischiamo la desertificazione”. Creare percorsi ad hoc facilmente controllabili, garantire la misurazione della temperatura, le mascherine, i gel disinfettanti, la verifica del passaporto Covid: questo è quello che potrebbe fare chi opera nel turismo. Ci sono ancora i tempi per poter assicurare la stagione estiva? Sembra di sì. Nel Vco, intanto, un gruppo di imprenditori privati ha presentato, come già noto, il progetto per realizzare una passerella tra isola Bella (foto) e Pescatori proprio al governatore Cirio. “Si tratta di un’iniziativa - ha commentato Antonio Zacchera - che potrebbe rinnovare l’appeal per Stresa, Baveno e il lago Maggiore, perché questo è il momento di sviluppare nuove idee e progetti”. Ora Antonio Zacchera e gli altri ci proveranno, ma ci sono già i primi oppositori, e sono di famiglia. Marco Zacchera, suo fratello, anch’esso imprenditore, ha cassato l’idea. Cirio aveva risposto: si farà solo se tutti gli attori del territorio saranno d’accordo. Il progetto, dunque, potrebbe non essere ancora abbastanza maturo per vedere la luce.


Redazione

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