Michele Bonuomo, nato a Deliceto (FG) nel 1951, vive e lavora a Milano. Ha iniziato nel 1980 la professione di giornalista a «Il Mattino», dove ha lavorato fino al 1988, prima nella redazione cultura e poi come caposervizio alla prima pagina e responsabile dei servizi d’arte.
Dal 1988 al 2005 è stato caporedattore attualità e cultura al settimanale «Grazia» dell’Arnoldo Mondadori Editore. Dal 2005 è alla Cairo Editore, dove attualmente dirige i mensili «Arte» e «Antiquariato». Dal 1970 al 1994 ha collaborato alle attività della Galleria Lucio Amelio di Napoli, è direttore dell'omonima fondazione ed ha curato il progetto Terrae Motus, conclusosi con la mostra del 1986 al Grand Palais di Parigi.
Ha scritto saggi e organizzato mostre su alcuni tra i protagonisti italiani e internazionali dell’arte contemporanea (Warhol, Beuys, Rauschenberg, Cy Twombly, Kounellis, Fabro, Merz, Paolini, Paladino, Cucchi, Boetti, Tatafiore, Schifano, Keith Haring, Mapplethorpe, Plessi, Isgrò, McDertmott& McGough, John Lurie, Nino Migliori, ecc.). È un esperto e collezionista di fotografia tra Ottocento e Avanguardie storiche del Novecento.
JOSEPH BEUYS (1921 – 1986)
Artista sciamano è la maggiore figura profetica ed emblematica nel panorama artistico mondiale.
Il Maestro tedesco fin dai primi anni Sessanta si è imposto come uno dei protagonisti dell’Arte Contemporanea d’avanguardia. Ha partecipato alle prime manifestazioni del gruppo Fluxus, in seguito ha delineato il suo lavoro nell’area delle performances e dell’impegno politico, sociale, umanitario, pedagogico ed economico. Ha fondato movimenti culturali come l’Organizzazione per la Diretta Democrazia e la Free International University. Sono memorabili alcune sue proposizioni concettuali in forma di slogan:
Ogni uomo è un artista
La Rivoluzione siamo Noi
Kunst=Kapital
Difesa della Natura.
Presente alle rassegne internazionali più prestigiose da Documenta di Kassel alla Biennale di Venezia. Nel 1979 ha tenuto un’importante antologica al Guggenheim Museum di New York. Le opere di Joseph Beuys sono conservate nei maggiori musei del mondo.
Dal 1971 fino a pochi giorni prima di morire, la presenza del Maestro tedesco in Italia è stata costante più che in qualsiasi altro paese.
Beuys in Italia e precisamente nel piccolo paese abruzzese di Bolognano lavorò all’Operazione Difesa della Natura con la collaborazione di Lucrezia De Domizio e l’obiettivo magico di suo marito Buby Durini.
A Bolognano, dove Beuys aveva il suo Studio, creò la famosa Piantagione Paradise, attualmente ancora attiva, trovò il terreno fertile per diffondere il suo credo fatto di amore e di fraterna collaborazione fra uomini liberi. Il 13 maggio 1984 piantò la Prima Quercia italiana di fronte al suo Studio in ricordo delle “7000 Querce” di Kassel e ricevette la Cittadinanza Onoraria di Bolognano.
Lucrezia De Domizio Durini è tra i personaggi italiani che maggiormente ha collaborato in linea diretta con Joseph Beuys, la maggiore studiosa del pensiero e dell’opera beuysiana, tuttora dedica la sua esistenza all’espansione della filosofia del Maestro tedesco attraverso mostre in prestigiosi musei, donazioni, pubblicazioni, tesi di laurea e conferenze in diversi paesi del mondo.
Beuys è stato il precursore attivo di tutte quelle problematiche economiche, sociali, ambientali, politiche e culturali che oggi dilaniano tutti gli uomini che abitano il pianeta terra creando la sua famosa Living Sculpture.
Joseph Beuys è l'artista che più di ogni altro ha saputo e voluto incarnare la figura umana del superamento dell'arte, tendendo i propri sforzi in direzione del territorio utopico dell'energia naturale e della comunicazione spirituale; la realtà come spettro fenomenologico delle possibilità umane.