Conosciuta e apprezzata nel territorio e non soltanto per aver realizzato diversi spazi pubblici “sostenibili” e rivolti al turismo, l’architetto Elena Bertinotti di Mergozzo (nella foto) è presente con un suo modello di ruolo nel Padiglione Italia della Biennale di Venezia, edizione numero 17, l'evento internazionale più importante del settore che, inaugurato lo scorso 22 maggio, si protrarrà fino al prossimo 21 novembre. Migliaia i visitatori attesi. Bertinotti è stata selezionata da “RebelArchitette” che promuove la progettazione al femminile a livello mondiale, tra le 137 professioniste del nostro Paese in grado di portare avanti nuove letture che -così spiega l'associazione- “privilegiano, grazie alla ricerca, un impatto utile alla collettività, un’attenzione al mondo del recupero e alla trasformazione dello spazio, all'utilizzo di nuove tecnologie, alla sostenibilità ambientale e alla diffusione culturale del progetto architettonico”.
Per la professionista che ha trasferito la sua attività a Mergozzo, si tratta di un traguardo certamente importante valutato che la Biennale, forte delle opere provenienti da ben 46 Paesi, è considerata tra le istituzioni culturali più note e prestigiose del mondo. Laureata in architettura al Politecnico di Milano, Bertinotti, si diceva, è conosciuta nel territorio del Verbano Cusio Ossola e della provincia di Novara per le collaborazioni attuate negli anni con diverse amministrazioni pubbliche locali (e con altri colleghi). Nel suo curriculum spiccano, tra l’altro, il progetto di realizzazione del lungolago di Lesa, Villa Nigra a Miasino e, per quanto riguarda il capoluogo Verbania, piazza Giovanni XXIII a Pallanza. Progetti, sempre con un occhio rivolto al turismo, che hanno ottenuto il gradimento sia dei residenti che dei turisti. In relazione alla sua partecipazione alla mostra di Venezia attualmente in corso di svolgimento, Bertinotti ha manifestato grande soddisfazione per essere stata selezionata da "RebelArchitette" e sottolineato “l’emozione di prendere parte a un'esperienza dove al centro di tutto ci sono la condivisione e il confronto”.