Successo al centro culturale La Fabbrica di Villadossola per 'Damua - La Solitudine ai Tempi del Virus' , il cortometraggio prodotto dall'ossolana DomoMetraggi. La proiezione ha preceduto la presentazione del libro 'Damua e altri racconti ossolani'. L'associazione debutta con il primo progetto cinematografico, tratto da un racconto di Alessandro Chiello.
Il film è stato realizzato grazie ai fondi raccolti attraverso sponsorizzazioni, autofinanziamento e crowdfunding. «Per me stasera è un'emozione forte - ha detto regista ed ex sindaco di Villadossola Marzio Bartolucci – perché torno a Villadossola in una veste diversa. Questa è una prova, un esperimento; abbiamo voluto iniziare con un autore locale: con Chiello ho frequentato le elementari. Ci proponiamo di provare ad entrare nel mondo delle produzioni indipendenti. Il cortometraggio -ha proseguito Bartolucci - sarà proposto alle varie rassegne e nei festival. In base all'esito delle nostre partecipazioni ai festival faremo delle valutazioni. Il lavoro vuole essere una cartolina per il territorio».
Dice Alessandro Chiello: «'Damua' è nato nelle prime settimane del loockdown, quando nei momenti tristi scrivere diventa più facile. Mi è venuto in una sera questo racconto pubblicato sul sito della libreria La Pagina. Qualche mese dopo è diventato un cortometraggio. Il lavoro ha un fine duplice: raccontare il lock down e far conoscere il territorio. Il Calvario è un posto che da anni frequento per scrivere, per leggere, per passeggiare: è un posto speciale. Il commissario è il mio alter ego, il personaggio in cui scarico le mie emozioni , è il mio miglior amico».
Ad interpretare Damua è Sabrina Borsotti ; «Non ho mai lavorato davanti ad una telecamera – ha detto -e ringrazio Fabrizio Rizzolo per il sostegno e i consigli». Per la parte del commissario Eugenio Cecchi è stato scelto infatti un attore di grande esperienza, Fabrizio Rizzolo. La fotografia è di Alberto Lepri e la colonna sonora di Roberto Olzer.
A scoprire diversi anni fa Alessandro Chiello è stato l'editore Renato Ponta. «Mi ha chiesto di scrivere un racconto- ha detto Chiello - ; io a scuola nello scrivere racconti ero un disastro: sono andato in biblioteca nel giro di una settimana ho letto 35 libri di autori di racconti importanti».
Da lì è nata la sua passione. Nel libro presentato sabato nella serata, condotta da Danila Tassinari, i racconti sono diciassette in diciassette località dell'Ossola, il libro è arricchito dai disegni di Adriano Sarazzi.