Provincia - 16 luglio 2021, 19:30

Nuovo grido d'allarme delle Rsa del Vco: situazione ormai insostenibile

I direttori delle strutture hanno chiesto al presidente della Rappresentanza dei Sindaci dell'Asl di farsi interprete della enormi criticità

Nuovo grido d'allarme delle Rsa del Vco: situazione ormai insostenibile

Un grido d'allarme fortissimo. È quello che lanciano i direttori delle Rsa del Vco: la pandemia ha messo in ginocchio, a livello organizzativo ed economico, tutte le residenze per anziani.

Già nella recente visita di Alberto Cirio al Coq il direttore della Casa di Riposo Massimo Lagostina di Omegna, Rino Bisca, aveva sollevato le problematiche di un settore in enorme affanno. Risposte concrete però non ne sono ancora arrivate ed ora i direttori delle Rsa del Vco hanno chiesto al presidente della Rappresentanza dei Sindaci dell'Asl, Gianni Morandi, di farsi interprete della enormi criticità.

Pur consapevole della mia limitata competenza specifica sul tema -spiega Morandi- ho subito contattato sia la Direzione Asl sia i miei colleghi sindaci della rappresentanza che si sono resi disponibili a condividere possibili iniziative di supporto a questo comparto che sappiamo essere di fondamentale importanza per il supporto alle famiglie che hanno qualche familiare che necessita di una struttura che li possa accogliere. Credo che la sostanza dei problemi sia ormai nota a tutti e vede sicuramente acuirsi la carenza cronica di personale medico e infermieristico, anche a causa delle 'concorrenza' svizzera, che però si somma a delle difficoltà strutturali del comparto che probabilmente avrebbe ormai bisogno di una revisione normativa che ne definisca meglio i confini, e i rapporti con l’Asl stessa, che si trova ad essere interlocutore funzionale e al tempo stesso soggetto controllore".

Chiaramente una crisi delle residenze per anziani avrebbe come conseguenza la chiusura di interi reparti o addirittura di intere strutture, e in cascata causerebbe delle problematiche sociali per quelle famiglie che non hanno la possibilità di rivolgersi a strutture totalmente private (anche buona parte delle Rsa lo sono ma sono convenzionate per svolgere il servizio pubblico e pertanto hanno tariffe molto più accessibili) e andrebbero quindi a chiedere disperato aiuto ai Comuni che a loro volta non saprebbero come far fronte all’esigenza.

"Questa situazione -sottolinea Morandi- ci mette di fronte quindi all’ennesima problematica per la quale i sindaci avvertono un disarmante senso di impotenza. Ritengo che sarebbe urgente dare seguito a quanto ormai ribadito da mesi a tutti i livelli e tanto per cominciare magari dedicare lo stesso impegno che si è messo nel riformare la Legge sul gioco d’azzardo che anche senza una volontà condivisa è stata forzatamente ammorbidita. Da parte nostra cercheremo di unire le forze nell’interesse collettivo, superando anche le differenze di vedute su altri temi, almeno per affrontare questioni che ci vedono tristemente uniti e per le quali ci sentiamo solidali e dovremo anche saper resistere a pressioni che tendano a dividerci su logiche di appartenenza politica".


Daniele Piovera

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU