Piogge improvvise, bombe d’acqua e grandinate. Eventi prodotti da questo clima pazzo, che si sono presentati con violenza nel mese di luglio e anche nei giorni scorsi. Situazioni di criticità che si stanno sempre più spesso verificando, decisamente in modo più ripetuto che in passato. E ogni volta che si verifica un forte nubifragio in Valle Vigezzo ritorna il timore per quanto la valle ha già vissuto, tragicamente, sul finire degli anni Settanta. Quarantatre anni fa, lunedì 7 agosto 1978, la Valle dei Pittori conobbe il dramma dell’alluvione. Tutto d’un tratto il cielo si fece cupo e ci fu il finimondo. Le vittime furono 14 anche se, il numero esatto non si saprà mai. L'apocalisse vera e propria durò un paio d'ore: colate di fango inghiottirono nella notte ponti, strade, case e pure la linea ferroviaria. Immediatamente però si mise però in moto la macchina della solidarietà e pian piano le ferite della montagna si rimarginarono e si ricostruirono ponti e infrastrutture e la Valle si risollevò e tornò in piedi. Il 7 agosto di 43 anni fa la Valle Vigezzo visse una delle sue pagine più drammatiche, che rimangono fissate nella memoria di tutti coloro che hanno vissuto quella drammatica giornata.