“Passate le piogge d’agosto, con l’immancabile piena di San Bartolomeo, tornava il timido sole e s’apriva l’autunno dei colori. Era questo il periodo prediletto da pittori e scrittori, che afferravano nel paesaggio muto, velato di fornariana melanconia, l’estro per le loro opere. Era questa la magia, la grande magia di Vigezzo, incanto che catturò anche celebri parolieri, compositori, cantanti, poeti, scultori, critici, giornalisti”. Il nuovo libro di Benito Mazzi “La Grande Magia”, ripercorre quegli anni magici della vecchia Vigezzo, per riscoprirne umori, eventi e personaggi. Edita da “Il Rosso e il Blu”, la pubblicazione (112 pagine correlate da molte immagini a colori e d’epoca in bianco e nero, prezzo di copertina 17 euro) si articola in questi parti: “Un invito all’arte e alla letteratura”; “Valle della canzone italiana”, “Stagioni da non dimenticare”; “Ospiti canori illustri”; “Fotomagia”. Con il piglio che gli è proprio lo scrittore vigezzino apre uno spaccato sulla Vigezzo dei decenni passati, quando Santa Maria Maggiore e gli altri centri valligiani erano frequentati, a partire dagli Anni Cinquanta, hanno iniziato ad ospitare per la villeggiatura personaggi illustri e celebrità del panorama artistico, culturale e musicale: da Francesco Pastonchi a Nicola Zingarelli, passando per Alberto Testa. Poi Tony Renis, Mina, Ornella Vanoni, Giorgio Gaber, Claudio Villa, Ombretta Colli e molti altri. Un libro di ricordi, a cui attingere per capire i cambiamenti negli usi e costumi di una valle. E per ragionarne, anche, in una visione prospettica, per il futuro.