Raduno in forma ridotta per gli spazzacamini. Il Raduno Internazionale dello Spazzacamino si è svolto oggi, a causa del Covid, solo sotto forma di un piccolo momento dedicato al ricordo di questo antico mestiere, nato proprio in Valle Vigezzo. Il primo fine settimana di settembre, da 38 anni a questa parte, la Valle Vigezzo diventa infatti per alcuni giorni la patria mondiale degli spazzacamini.
La manifestazione affonda le sue origini nella storia e nel passato dell’emigrazione vigezzina, allorquando, a partire dal XVI secolo, i suoi abitanti, non riuscendo a trovare sufficiente sostentamento dai prodotti della terra, si videro costretti ad emigrare come rüsca raggiungendo la Francia, la Germania, l’Olanda e altri Paesi europei. Quest’anno, in ottemperanza alle restrizioni dovute dalla pandemia, non si è dunque potuto organizzare il famoso raduno: gli organizzatori già in primavera avevano comunicato, a malincuore, la triste decisione. Ciononostante non hanno voluto rinunciare, quantomeno, ad organizzare una piccola manifestazione.
Niente a che fare ovviamente con la consueta sfilata con 1000 spazzacamini lungo le vie del centro storico di Santa Maria Maggiore, acclamati al loro passaggio da decine di migliaia di visitatori. Ieri mattina i rusca – circa 200, provenienti da varie parti del mondo – si sono ritrovati a Santa Maria Maggiore per la messa a suffragio e quindi è seguito il trasferimento a Malesco per l’omaggio floreale al monumento del piccolo spazzacamino. Nel pomeriggio, a Santa Maria Maggiore, un altro momento amicale, per i saluti e altre foto in compagnia, nel suggestivo parco di Villa Antonia, dove ha anche sede il Museo dello Spazzacamino.