A Lugano è in corso di svolgimento Endorfine, festival dedicato al pensiero e alla creatività a cui partecipano relatori ed artisti svizzeri che propongono conferenze, letture, concerti e momenti di approfondimento culturale indagando sulla società di oggi.
Nicola Gratteri ha preso parte al primo convegno dell’Osservatorio ticinese sulla criminalità organizzata presentando un quadro allarmante anche per Confederazione elvetica.
Il magistrato ha esordito dicendo: "Cosa volete sapere sulla ‘ndrangheta?». Poi per oltre un’ora ha risposto alle domande che gli sono state poste.
«La ‘ndrangheta è ben radicata in Svizzera. Gli ‘ndranghetisti sono venuti qui per approfittare della vostra ricchezza e cercare di succhiarla. La lotta alla ‘ndrangheta è sempre più difficile, non è più solo nel settore privato, ma si è infiltrata anche nell’Amministrazione pubblica. Alla Svizzera serve un sistema più incisivo per combattere le cosche. Le mafie sono presenti dove c’è da gestire denaro e potere, riciclano il denaro del malaffare e mettono le mani su tutto ciò che è in vendita sia in Italia sia in Svizzera e in tutta Europa".
All’incontro erano presenti, fra gli altri, Carla Del Ponte, magistrato elvetico già procuratore capo del Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia e il giornalista pakistano Hamid Mir, famoso per la sua intervista a Bin Laden.