Era il 3-4 ottobre 2020 quando il forte nubifragio devastò anche il Verbano Cusio Ossola. Danni ingenti, frane, Toce esondato, case evacuate e allagate. Un disastro. Ebbene, ad un anno di distanza da allora due famiglie di Pieve Vergonte e una di Mergozzo sono tuttora fuori casa, essendo stata la loro abitazione seriamente danneggiata e inabitabile.
La politica va al rallentatore, la burocrazia resta un ostacolo insormontabile e chi ha avuto i danni resta solo a combattere contro i mulini a vento italici.
Ora, ad un anno di distanza, uno spiraglio potrebbe aprirsi.
‘’Siamo stati dall’assessore Marco Gabusi per sollecitare un intervento per le nostre famiglie’’ dice Maria Grazia Medali, sindaco di Pieve Vergonte. Dice ‘siamo stati’ perché con lei c’era anche il sindaco di Mergozzo, Paolo Tognetti.
‘’Pare che finalmente – aggiunge Medali – si voglia mettere a concorso le delocalizzazioni. In Piemonte ci sono 8 casi di famiglie fuori casa’’.
Il nodo è che la Regione non ha ancora risarcito i danni del maltempo del 2019 ed i funzionari regionali dicono questi hanno precedenze.
‘’Abbiamo fatti rilevare la gravità delle nostre situazioni che sono subito da risolvere. Tre famiglie sono tuttora fuori casa, non è più possibile andare avanti così, hanno perso la casa che è il frutto di una vita di sacrifici - dice Medali - . L’assessore ha detto che entro il mese di novembre dovrebbe uscire bando per delocalizzazioni. Speriamo in bene. Speriamo arrivino dei risarcimenti adeguati’’.
A Pieve Vergonte, in caso di un’allerta arancione, il sindaco sarebbe costretto ancor oggi, per la mancanza sicurezza , a far sgomberare alcune famiglie. ‘’ Perché occorre fare delle difese spondali per metterle in sicurezza la zona di Loro’’ conclude Medali.