Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori per la costruzione della pista agro-silvo-forestale verso Stabioli, il piccolo agglomerato alpino tuttora raggiungibile solo attraverso uno storico sentiero.
Dopo oltre trent’anni di attesa e promesse fra i proprietari delle case di Stabioli, la frazione più orientale di Macugnaga, è nato il Consorzio “Agri Boschivo Minerario Stabioli” presieduto da Giovanni Garbagni.
Dall’Unione d’intenti fra i consorzisti e l’Amministrazione comunale, allora guidata da Stefano Corsi, si sono trovati i primi soldi necessari ad avviare l’opera tanto attesa.
L’opera viaria dal previsto costo di 100 mila euro, per metà finanziata dal Comune di Macugnaga e per l’altra parte a carico dei consorzisti, per metterà di arrivare nei pressi delle case della amena località che oggi non conta più alcun residente ma presenta molte case sapientemente e accuratamente ristrutturate ed utilizzate come seconde case.
Il paese di Stabioli era stabilmente abitato tutto l’anno da famiglie dedite alla pastorizia e al lavoro nei boschi. Pur essendo parte del comune di Macugnaga ha sempre avuto una popolazione di lingua italiana.
Il dottor Luigi Sancio rammentava un suo intervento a Stabioli: "Premesso che allora si nasceva e si moriva in casa ricordo di essere stato chiamato per una visita a Stabioli. Tanta neve, una donna sta male, io arrivo sul posto, presto le cure del caso alla signora poi suo marito si offre di riaccompagnarmi fino giù sulla strada carrozzabile. “Stia attento signor dottore, ci sono delle grosse lastre di ghiaccio”. Forse stava ancora parlando, quando è scivolato e mi ha travolto ed assieme siamo arrivati giù sulla strada, un po’ scivolando e un po’ rotolando. Ci siamo guardati, toccati e scoppiati a ridere. Una stretta di mano e via".
Più indietro nel tempo vediamo che a Stabioli, nel 1400 abitavano sei famiglie mentre nella metà del ‘600 sono otto e tra queste anche quella del notaio "Johannes Pireti de Stabiolis.