In provincia di Verbania saranno programmate circa 2.300 assunzioni nel trimestre ottobre-dicembre 2021; in Piemonte 98.680, nell'area del Nord Ovest 435.250.
Le imprese censite sono quelle con almeno un dipendente, e nel 2020 la media del numero dei dipendenti è stato 21.740 in 3.480 imprese. Di queste, il 14,4% prevedono assunzioni nel trimestre in oggetto in provincia di Verbania, 16,9% in Piemonte nel Nord Ovest 16,6%.
Corrispondono a 890 unità in più rispetto allo stesso trimestre del 2020 e 590 unità in più rispetto a quello del 2019.
Di queste, il 22,2% si concentra nel settore manifatturiero, il 11,2% nelle costruzioni, il 13,5% nel commercio, il 5,7% nel turismo. (altri servizi 20,1%)
Rispetto alla dimensione d’impresa tra quelle con 50-249 dipendenti il 43,6% registra previsioni assunzionali, 75,2% per le impresse con più di 250 dipendenti, il 31,9% per quelle tra 10-49 e 7,5% per quelle con 1-9 dipendenti.
La difficoltà di reperimento è pari al 39,0% (superiore al dato piemontese), distinta in 23,0% per ridotto numero di candidati e 13,0% per inadeguatezza dei candidati.
Il 26,0% di posizioni professionali ricercati è per giovani fino a 29 anni, (inferiore al dato piemontese) a fronte del 51,0% per la categoria oltre i 29 anni (allineata con il dato piemontese); nel 23,0% dei casi è indifferente l’età.
Tra le professioni più richieste nel trimestre, quelle a seguire occupano le prime sette posizioni: commesso di negozio, addetto ai servizi di pulizia, muratore, cameriere di sala, aiuto cuoco, operatore socio-sanitario, banconiere bar.
“Le province piemontesi sono marcatamente differenti le une dalle altre per tessuto imprenditoriale, vocazione economica e tradizioni, ma è anche interessante osservare come nell’ambito della stessa provincia convivano settori differenti, che ci lanciano differenti segnali di ripresa. Come previsto da Gol (Garanzia per l’Occupabilità dei Lavoratori), la nuova misura nazionale di politiche attive del lavoro, anche per contrastare il fenomeno del mismatch risulterà strategica una specifica analisi della domanda di lavoro e dello skill gap esistente nei singoli settori e territori; per questo i Centri per l’Impiego stanno consolidando la capacità di analisi dei mercati del lavoro locali”, commenta Federica Deyme, Direttore di Agenzia Piemonte Lavoro.
Aggiunge Roberta Piras, Iob Influencer del Cpi di Omegna “Per individuare la propria strada è necessario conoscersi a fondo, ma indubbiamente anche il contesto in cui ci si muove. In quest’ottica disporre di dati aggiornati ricavati direttamente dalle nostre banche dati e messi in relazione con quelli provenienti da fonti accreditate ci permette di avere una visione approfondita del mercato di lavoro. Questi dati non sono solo numeri, ma rappresentano “una bussola” utile agli operatori e ai cittadini rispetto agli sbocchi e alle opportunità da cogliere, anche in relazione a percorsi formativi da scegliere. La sfida del nostro Centro è quella di indirizzare, in raccordo anche con la rete del territorio, percorsi per formare le persone, nonché stimolare e supportare anche quell’utenza che per varie ragioni si è trovata esclusa dal mercato del lavoro, giovani compresi, e che ha vissuto un momento di “immobilità” ma che ora deve mettersi in gioco per costruirsi un futuro.”