Tornano i conti, sia dal punto di vista del bilancio che da quello politico per la Provincia. Almeno secondo quanto è emerso nell’ultimo consiglio di mandato. La quota più consistente dell’ultima variazione, 212 mila euro, va alle “aree interne”, che per il Vco sono le valli. Undicimila euro vanno al trasporto pubblico locale e si registrano 7.470 euro di maggiore introito nelle sanzioni per infrazioni. Dal punto di vista politico, sul filo di lana, c’è la convenzione con Hospes, l’associazione ex allievi dell’istituto alberghiero Erminio Maggia, esclusa dal protocollo d’intesa tra comune di Stresa e Provincia. Un contenzioso che s’era aperto con la decisione dalla precedente amministrazione provinciale di revocare l’accordo per il nuovo campo di calcio in località Motta Vinea e il conseguente ritiro di Stresa della disponibilità del campo Forlano per fare la nuova scuola. Contenzioso culminato con l’annunciata decisione di Hospes di rivendicare, in sede legale, i 220 mila euro incassati dal Comune dalla vendita dell’ex cinema Italia, ceduto a suo tempo dall’associazione per farne la nuova scuola. Somma poi girata alla Provincia. L’approvazione del progetto definitivo per la sostituzione con un nuovo edificio della sede storica in via Albano Mainardi, anche questa ceduta da Hospes alla Provincia per fare cassa e coprire parte delle spese del mai realizzato nuovo istituto al Forlano, ha appianato le divergenze. La convenzione, inoltre, autorizza Hospes all’organizzazione di corsi post diploma.
L’ultimo consiglio di mandato, presieduto per la prima e ultima volta da Rino Porini, è stata l’occasione per tracciare un bilancio politico di fine mandato. “Quando ci siamo insediati – ha ricordato Marco Bossi – ci siamo sentiti dare dei 'becchini' della Provincia. Una Provincia senza soldi e in odore di dissesto. Ne siamo usciti grazie ai canoni idrici per avere i quali, però, abbiamo dovuto votare, e l’ho fatto con fatica, la rinuncia alla causa davanti al Tar contro la Regione. Io non sarò nel prossimo consiglio ma mi rallegra che, comunque vada, l’ente sarà gestito da un presidente trentenne. Un importante ricambio generazionale”.
Rammarico, per la fine della sua esperienza in Provincia, ha espresso Marina Oliva (Forza Italia): “Non mi ricandido (non è stata rieletta a Domodossola, ndr) ma conserverò di questa esperienza un bel ricordo per il lavoro svolto, per i colleghi di maggioranza e minoranza con i quali c’à stata massima collaborazione. Con un pensiero particolare a chi non c’è più (Davide Bolognini, ndr)”.
S’è congedata dalla Provincia anche Maria Rosa Gnocchi, che da sindaco di Baveno aveva conteso la presidenza ad Arturo Lincio nel 2018. A lei, che ha funto da capogruppo di minoranza, Giandomenico Albertella ha riconosciuto “lealtà, spirito di collaborazione senza le sterili contrapposizioni al di fuori di questo consesso”.
“Le Province – ha concluso Porini – patiscono la sciagurata legge Del Rio che le ha lasciate nel limbo, depotenziate nel ruolo e senza soldi. Mi auguro che la prossima amministrazione provinciale sia protagonista di un rinnovato impegno insieme alle altre Province e alle Regioni per venirne a capo”.