"Non ci fosse stato il Covid, l’area Sisma sarebbe potuta diventare una grossa opportunità per Villadossola. Un parco di bambù, con un ristorante stellato, attrazioni per i bambini, ricreazioni. Invece il parco divertimenti resta il sogno irrealizzato che avrebbe trasformato Villa. Perché il bambù? Perché ha il potere di depurare l’aria. Ma con il Covid le banche che avrebbero partecipato al progetto si sono ritirate".
Il vicesindaco di Villadossola, Maurizio Romeggio, spiega così cosa sarebbe potuto essere l’area Sisma che oggi il gruppo Beltrame sta demolendo, capannone per capannone. Man mano che vecchi reparti cadono al suolo ci si rende conto di come sia vasta l’area che occupa il centro città, dove per decenni c’era uno stabilimento siderurgico.
"Con la proprietà dell'area, il Gruppo Beltrame, oggi c’è buon rapporto – spiega Romeggio - . Loro avevano diversi progetti, alcuni dei quali non erano in sintonia con l’amministrazione e quindi sono stati accantonati. Il dialogo ha aiutato: oggi c’è l’ipotesi di un parco fotovoltaico ma non fine a se stesso. Semmai ben inserito in città, con palestre all’aperto, percorsi per sportivi e per le scuole ma anche una sistemazione delle aree limitrofe con l’allargamento delle strade che corrono attorno all’area. Il solo nodo è la burocrazia che rallenta l’operazione: la demolizione richiederà oltre un anno e mezzo".
Intanto proseguono i lavori di recupero dell’area antistante la chiesa del Piaggio.
"Nessuno poteva pensare che in poco tempo avremmo dato il via al progetto – afferma il sindaco Bruno Toscani - . Tolto l’anno del covid, che ha paralizzato l'avvio dei lavori, oggi si può vedere la trasformazione del centro città. E’ cosa innegabile! Un intervento costato sacrifici economici, di tempo e di risorse umane. Abbiamo avuto anche la bravura di dialogare con alcuni interlocutori e ottenuto anche un finanziamento come i 100 mila euro della Vinavil. Questa amministrazione va fiera di questi rapporti con i proprietari delle fabbriche e anche con i comuni ossolani vicini, come Domodossola ad esempio"
"Sull’area Ceretti – ricorda ancora il vicesinbdaco Romeggio - abbiamo investito 344 mila euro. Ora è stato appaltato un altro lotto da 70 mila euro per la zona, per completare la piazza e demolire il muro rimasto in piedi. Poi ovviamente dovremo proseguire nel recuperare la parte sotto, quella verso il centro culturale. Bisognerà capire il grado dell’inquinamento per sapere cosa potremo fare. Magari un’area commerciale, un mercato all’aperto, un’ area fiere".