Cronaca - 27 gennaio 2022, 13:20

Truffa on line da 30mila euro ai danni di un ossolano

Denunciati dai Carabinieri di Domodossola un palermitano e un ligure. Gli uomini dell'Arma hanno segnalato all'autorità anche una donna di Milano per un'altra truffa su Facebook

Truffa on line da 30mila euro ai danni di un ossolano

Al termine di due distinte attività investigative, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria 3 soggetti che hanno compiuto la loro opera criminale dal di fuori del VCO. 

Nel primo caso, si tratta della ormai solita truffa sugli acquisti, un oggetto messo in vendita sulla pagina commerciale “Marketplace” di Facebook, un compratore e dall’altra parte un falso venditore che una volta riscosso il contante a seguito di una transazione telematica, non spedisce l’oggetto né tantomeno provvede al rimborso, ma cessa ogni contatto, cambiando anche utenza telefonica. Incrociando i dati su cui la vittima ha effettuato il bonifico, con quelli del profilo di Facebook, i Carabinieri della Stazione di Domodossola, sono risaliti alla truffatrice, una donna residente a Milano, che è stata deferita a norma delle leggi attuali.

Nel secondo caso, la truffa è stata meglio congegnata. I due malandrini, un palermitano già noto alle forze dell’ordine ed un ligure, spacciandosi per operatori del servizio di sicurezza clienti di un istituto di credito, con la scusa di aver notato sospette movimentazioni di denaro sul conto corrente dell’ignara vittima, l’hanno indotta ad effettuare operazioni per bloccare il proprio conto corrente, mentre in realtà sono riusciti a farsi accreditare, tramite due distinte operazioni, una cifra ammontante all’incirca a 30mila euro.

Successivamente contattato dal vero operatore del proprio istituto bancario in merito a tali spostamenti di denaro, il 30enne ha capito di essere stato vittima di un raggiro, provvedendo così a bloccare il proprio conto e a sporgere denuncia.

L’attività investigativa condotta, ha permesso agli uomini della Compagnia Carabinieri di Domodossola, di scoprire gli IBAN sui quali le cifre erano state accreditate e di risalire agli intestatari degli stessi, scoprendo così i due truffatori, che sono stati denunciati per il reato di truffa aggravata, ai sensi dell’ art. 640 del codice penale.


C.S.

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