Anzasca - 01 febbraio 2022, 10:00

Anzino ha celebrato la “Domenica del Giglio”

Ieri la festa in ricordo del Primo Miracolo, avvenuto all'arrivo del quadro da Roma ad nel gennaio del 1669

Foto Roberto Pizzi

Foto Roberto Pizzi

Come da tradizione, ieri, ultima domenica di gennaio, ad Anzino è stata la “Domenica del Giglio”, festa in ricordo del Primo Miracolo, avvenuto all'arrivo del quadro miracoloso da Roma ad Anzino nel gennaio del 1669. 

La tradizione racconta che, all'arrivo del quadro in paese, fiorirono i gigli nei prati attigui al Santuario. Già nel trasporto da Roma ad Anzino, la preziosa tela, attribuita nel corso del Convegno di studi alla scuola del pittore Gregorio Preti, diede segni di “prodigiosità”.  Sempre secondo il racconto popolare tramandato fra gli abitanti di Anzino, scompariva e ricompariva al passaggio tra uno Stato e l'altro o nel momento di pericolo incontrato lungo l'avventuroso viaggio. 

Alla cerimonia era presente Padre Antonio Ramina, rettore della Pontificia Basilica del Santo di Padova che, accompagnato da un altro confratello, ha portato, con grande sorpresa ad Anzino le reliquie pellegrine di Sant'Antonio. già presenti in nel Santuario anzaschino nell'ottobre 2019.

Allora Padre Egidio Canil aveva così presentato le reliquie: "I milioni di devoti presenti nel mondo hanno ripetutamente chiesto di lasciare fuori dalla teca custodita in Basilica almeno una piccola parte del corpo tenetela all’esterno. Non possiamo venire a Padova ma potrebbe essere Sant’Antonio a venire da noi. Era il 1981 e dà lì è nata l'idea di portare le reliquie in giro per il mondo. Io personalmente ho percorso più di 350mila chilometri, dall'Australia, all'America, all'Asia. Sant’Antonio è venerato anche in alcuni paesi mussulmani, Turchia, Albania».

Da parte sua don Fabrizio Cammelli, Primicerio di Anzino, ha ringraziato Padre Ramina per avere accettato l'invito a venire ad Anzino e per avere riportato le preziose reliquie antoniane: "Queste reliquie, pellegrine nel mondo, sono testimonianza diretta dell'importanza che Sant’Antonio suscita negli animi umani e nella Chiesa".

Walter Bettoni

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