Provincia - 06 marzo 2022, 11:20

Reddito di cittadinanza, in calo richieste e percettori

A gennaio, i nuclei che ne hanno beneficiato sono stati 4.853 nel Novarese e 1.616 nel Verbano-Cusio-Ossola

Reddito di cittadinanza, in calo richieste e percettori

In calo, nel Nord Ovest, le richieste e i percettori del reddito/pensione di cittadinanza. A gennaio, come documentato dall'Inps, sono state 6.669 le richieste avanzate da nuclei familiari delle tre regioni: 4.781 dal Piemonte, 1.819 dalla Liguria e 69 dalla Valle d'Aosta. E sono scesi a poco più 99.000 i nuclei percettori di questo aiuto pubblico, oltre 2.500 in meno rispetto al 31 dicembre 2021. Infatti, sono risultati 71.868 in Piemonte (erano 73.515 alla fine dell'anno appena passato), 26.318 in Liguria (26.961), 997 in Valle d'Aosta (1.002). E quasi 190.500 le persone coinvolte, delle quali 140.491 in Piemonte (143.108 a fine dicembre), 48.877 in Liguria (49.954) e 1.087 in Valle d'Aosta (1.811).

Divisi per provincia, a gennaio, i nuclei percettori sono 7.539 nell'Alessandrino, 3.330 nell'Astigiano, 2.444 nel Biellese, 5.207 nel Cuneese, 4.853 nel Novarese, 43.958 a Torino e provincia, 1.616 nel Verbano-Cusio-Ossola, 2.915 nel Vercellese, 14.680 a Genova e provincia, 4.629 nella provincia di Imperia, 2.773 nello Spezzino e 4.236 nel Savonese.

Nel 2021, il numero dei nuclei familiari che hanno richiesto il reddito o la pensione di cittadinanza nelle tre regioni del Nord Ovest è sceso sotto il livello di 92.000, inferiore del 19,3% a quello del 2020 (113.747) e addirittura del 32% rispetto al 2019, quando erano stati 135.030. In particolare, l'anno scorso, i nuclei richiedenti sono stati 66.292 in Piemonte (erano 80.941 nel 2020) 24.296 in Liguria (31.437 l'anno prima) e 1.160 in Valle d'Aosta (1.369 nel 2020).

A novembre, i nuclei familiari percettori di reddito/pensione di cittadinanza nel Nord Ovest erano invece ancora aumentati. Erano risultati, infatti, 101.107, mentre erano 100.601 a ottobre e 100.199 a settembre. In particolare, a novembre, l'Inps ne aveva censiti 73.329 in Piemonte (erano 73.059 a ottobre, 72.768 il mese prima e 74.204), 26.776 in Liguria (26.536 in ottobre e 26.855 in settembre) e 1.002 in Valle d'Aosta (rispettivamente 1.006 e 1.044).

Quanto alle persone coinvolte dal beneficio nell'intero Nord Ovest erano oltre 194.000, un migliaio in più del mese prima: in Piemonte 142.617 (erano 142.082 a ottobre e dalle 140.876 a settembre), in Liguria 49.557 (erano 49.094 a ottobre e 48.993 a settembre) e 1.831 in Valle d'Aosta (erano rispettivamente 1.842 e 1.932).

Nell'intera Italia, nell'anno appena passato, hanno presentato una domanda per avere il reddito/pensione di cittadinanza 1,16 milioni di nuclei familiari (in media, circa 97.000 ogni mese), mentre erano stati 1,46 milioni nel 2020 e 1,64 milioni nel 2019. La distribuzione trimestrale per mese di presentazione della domanda evidenzia un picco nel primo trimestre dell’anno 2019, che coincide con l’attivazione della prestazione a partire dal 6 marzo 2019 e un picco nell’ultimo trimestre dell’anno 2020, principalmente imputabile al fenomeno dei rinnovi delle prestazioni giunte a termine del primo ciclo di erogazione (18 mesi).

L’importo medio mensile erogato è crescente nel tempo; complessivamente è aumentato dell’11%, passando da 492 euro erogati nell’anno 2019 a 546 euro erogati nell’anno 2021 e a 549,68 a gennaio (in particolare, 515,68 in Piemonte, 489,27 in Liguria e 443,10 in Valle d'Aosta).

Nel 2021, il benefico è stato revocato a quasi 110mila nuclei, mentre nell’intero anno 2020 erano stati 26mila. I motivi per cui è possibile che il beneficio venga revocato sono molteplici. La motivazione più frequente è l’accertamento della “mancanza del requisito di residenza o cittadinanza”. Nel 2021 sono decaduti dal diritto 314mila nuclei, erano stati 259 mila nell’intero anno 2020 e 80 mila tra aprile e dicembre 2019. La causa più frequente è legata alla variazione dell’Isee, che supera la soglia prevista.

Comunque, nel dicembre 2021 i nuclei beneficiari di reddito di cittadinanza erano 1,2 milioni (90%) mentre i nuclei beneficiari di pensione di cittadinanza 143 mila (10%), per un totale di 1,38 milioni nuclei. La regione con il maggior numero di nuclei percettori di RdC/PdC è la Campania (21% delle prestazioni erogate), seguita da Sicilia (18%), Lazio (10%) e Puglia (9%); in queste quattro regioni citate risiede quasi il 60% dei nuclei beneficiari. L’importo medio erogato nel mese di dicembre 2021 è di 546 euro con un differenziale assoluto di 296 euro tra l’importo RdC (577 euro) e l’importo PdC (281 euro). Circa il 60% dei nuclei percepisce un importo mensile fino a 600 euro mentre all’estremo opposto neanche l’1% percepisce un importo mensile superiore a 1.200 euro.

Quanto alla cittadinanza, nell’87% dei casi il richiedente la prestazione risulta di cittadinanza italiana, nel 9% è un cittadino extra-comunitario in possesso di un permesso di soggiorno, nel 4% è un cittadino europeo.



Redazione EnordOvest

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