"È uno spettacolo indecoroso quello della maggioranza litigiosa su una poltrona dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale appena rieletto seppur con settimane di ritardo; non bastano le accuse reciproche, i ricatti, minacce, tra Fratelli d'Italia e la Lega si è passati al livello successivo, il ricorso al Tribunale per risolvere beghe interne. Sì è perso completamente il senso e il rispetto delle istituzioni". Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali e Verdi in Regione Piemonte, commenta così la decisione di Fratelli d'Italia di far ricorso al Tar contro l'elezione dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale.
Oggetto della contestazione il sistema di voto con posta certificata utilizzato per rinnovare il vertice di via Alfieri. "Il fatto - prosegue Grimaldi - è di una gravità inaudita perché oltre a mettere in dubbio senza alcuna prova il lavoro degli uffici del Consiglio regionale, per una bega tutta interna si delegittimano tutte le votazioni che abbiamo effettuato con quella modalità tra cui, è bene ricordarlo, quella con le quali abbiamo votato i tre delegati piemontesi che hanno contribuito all'elezione del Presidente della Repubblica; votazione a cui sia la Lega che Fratelli d'Italia hanno partecipato".