Sanità - 22 marzo 2022, 11:50

I debiti dell'Asl e il nodo del punto nascita di Domodossola

Alcune domande sulla gestione del reparto e sui pochi parti all'ospedale Biagio

I debiti dell'Asl e il nodo del punto nascita di Domodossola

‘’Al San Biagio si è riaperto il punto nascite che incide molto sul bilancio, anche se a gennaio i parti sono stati 8 e a febbraio 6’’. Così dice, in una intervista, Chiara Serpieri, direttrice generale dell’Asl del Vco.  Dice che l’Asl è in sofferenza e che mancano 20 milioni per cui ipotizza un possibile taglio dei servizi.

Serpieri mette in evidenza questo pesante ‘debito’, facendo riferimento anche al ‘punto nascite’ di Domodossola. Un invito (alla Regione) a chiuderlo visto che costa 3 milioni e i parti sono pochi?

Alla dichiarazione sibillina nessuno ha replicato: né comitati, né amministratori.

Non conoscessimo la storia tribolata del nostro punto nascite staremmo zitti, ma sembra l’avanguardia di chi non vuole un punto nascita in Ossola, con i soliti tagli che potrebbero ricadere ancora qui.

Sarebbe bene che per battere cassa Serpieri si rivolgesse ai politici della Regione, anche perché nessuno a Torino si è mai chiesto come mai un punto nascite così costoso abbia pochi parti.  Mentre in Ossola lo sappiamo bene il perché.

Alcune domande sono d’obbligo:

Perché non viene gestito nel migliore dei modi anche il polo materno infantile di Domodossola visto che costa al contribuente?

Perché si riapre un punto nascita se diversi ‘operatori’ della sanità invogliano le partorienti ad andare a Verbania?

Perché a Domodossola non si possono fare i parti  programmandoli?  Si possono fare quelli d’urgenza ma non quelli programmati….. Un  bel mistero della sanità nostrana.  Ginecologi e pediatri ci sono già in attività al San Biagio: o per risparmiare vogliamo toglierli del tutto chiudendo di riflesso anche il Dea dove queste  figure sono previste?

Problemi che mai sono stati risolti nonostante siano passati anni e siano ruotati più dirigenti a capo del Dipartimento Materno Infantile. Mentre sulla sanità la Regione è ancora ‘’impegnata’’ a capire se serva un ospedale nuovo o se bisogna proseguire a tenerne due.

Renato Balducci

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU