‘’Il consumo di suolo in Italia continua a trasformare il territorio nazionale con velocità elevate. Nell’ultimo anno, le nuove coperture artificiali hanno riguardato altri 56,7 km2 , ovvero, in media, più di 15 ettari al giorno. Un incremento che rimane in linea con quelli rilevati nel recente passato, e fa perdere al nostro Paese quasi 2 metri quadrati di suolo ogni secondo, causando la perdita di aree naturali e agricole. Tali superfici sono sostituite da nuovi edifici, infrastrutture, insediamenti commerciali, logistici, produttivi e di servizio e da altre aree a copertura artificiale all’interno e all’esterno delle aree urbane esistenti. Una crescita delle superfici artificiali solo in parte compensata dal ripristino di aree naturali, pari quest’anno a 5 km2 , dovuti al passaggio da suolo consumato a suolo non consumato’’. E’ quanto scrive nel suo rapporto Ispra, l’istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale.
Un’analisi dell’intero territorio italiano. Che in Piemonte vede il Verbano Cusio Ossola con una percentuale bassa di suolo consumato.
I dati forniti da Ispra dicono che nel VCO solo il suolo consumato è pari solo al 2,8 per cento. La Provincia di Novara è quella con la percentuale maggiore (10,99), superiore all’8,53 di Torino. Il dossier dice anche che tra i capoluoghi di Provincia è Asti la città con meno suolo occupato (13,69) mentre Verbania registra il 18,27 per cento. Alto il dato di Torino: 65,30 per cento del territori comunale.