Cultura - 03 maggio 2022, 07:30

Museo Immaginario, a Domodossola un'opera della fotografa Diane Arbus

Appuntamento martedì 3 maggio da 'Sali & Pistacchi' in piazza Mercato a Domodossola

Museo Immaginario, a Domodossola un'opera della fotografa Diane Arbus

Il Museo Immaginario de L'École des Italiens e M.me Webb presentano martedì 3 maggio da 'Sali & Pistacchi' in piazza Mercato a Domodossola 'Signora a un ballo mascherato con due rose sull'abito' (New York, 1967, héliogravure, Electa Editrice, Portfolio 1979, esemplare 433/1000) della fotografa statunitense Diane Arbus.

“Una fotografia -diceva- è un segreto legato a un altro segreto. Più ti racconta, meno ne sai”. Nata Nemerov da una ricca famiglia ebraica di origine russa nel 1923, Diane Arbus si colloca fra i grandi nomi della fotografia novecentesca, specie grazie ai potenti ritratti di soggetti non convenzionali. Talento precoce, già autrice di interessanti disegni e dipinti durante gli studi superiori, Diane apprende l'arte della fotografia – e prende il cognome con cui è conosciuta – dal marito, l'attore Allan Arbus, che sposa nel 1941 e con il quale raggiunge il successo nell'ambiente della moda e della pubblicità (Vogue, Harper's Bazaar, Glamour) prima di intraprendere il proprio percorso personale verso il finire degli anni Cinquanta.

Le sue immagini crude e atipiche di persone incontrate sui marciapiedi di New York, formano un affresco unico e irripetibile della metropoli. Visita alberghi scadenti, parchi pubblici, obitori; vaga senza altra meta che una persona sufficientemente fuori dal comune da attrarne la curiosità, una persona da conoscere, da frequentare e, infine, da ritrarre. La pubblicazione dei primi ritratti di questa serie sulla rivista Esquire, nel numero del luglio 1960, è il trampolino di lancio.A metà anni Sessanta, Diane espone opere in diverse mostre, anche al MOMA di New York; è la sua consacrazione. È nota nell'ambiente per compiere lunghi spostamenti alla ricerca di un soggetto, stringe amicizia con illustri colleghi come Richard Avedon e Walker Evans.

Sempre sulla cresta dell'onda per tutto il decennio, nel 1969 l'artista viene travolta dal divorzio – seguito a una lunga separazione – e cade in depressione, finendo per togliersi la vita nel suo appartamento il 26 luglio 1971. A oltre cinquant'anni dalla scomparsa, l'opera di Diane Arbus viene ancora guardata con vivo interesse; la sua storia ha ispirato il film del 2006 Fur con Nicole Kidman.

lecoledesitaliens.blogspot.com


C.S.

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