Anzasca - 20 maggio 2022, 16:40

“A fulgure et tempestate”, a Castiglione è tempo di Rogazioni

Il paese anzaschino è l’unica comunità religiosa nell’arco delle Alpi ad aver mantenuto intatta questa iniziativa molto sentita e partecipata che si celebra domani

“A fulgure et tempestate”, a Castiglione è tempo di Rogazioni

A Castiglione torna, sabato 21 maggio, il tempo delle Rogazioni, l’antico rito religioso che si celebra quaranta giorni dopo la Pasqua e prima dell’Ascensione. Ai giorni nostri è una tradizione desueta, infatti la popolazione di Castiglione può vantare di essere l’unica comunità religiosa nell’arco delle Alpi ad aver mantenuto intatta questa iniziativa molto sentita e partecipata.

A fulgure et tempestate, A peste, fame et bello” recita il celebrante. “Libera nos Domine”, rispondono i fedeli. Il rituale si ripete in punti prestabiliti. La processione si ferma. Il sacerdote ripete la formula, prega e benedice i quattro punti cardinali.

L’appuntamento è fissato dinanzi alla chiesa parrocchiale di San Gottardo alle ore 8.30, inizieranno gli antichi riti propiziatori e poi partirà la processione: in testa la Croce, seguita da chi porta la gerla ricolma di pane nero da benedire. A seguire i membri della Confraternita di Santa Marta e lo stuolo dei pellegrini, fedeli ed escursionisti provenienti anche da fuori provincia. 

Dal centro del paese si salirà verso Pecciola, Porcareccia, Crotto e Olino. In ogni località il sacerdote benedirà la campagna simbolo propiziatorio di buoni raccolti e di favorevole stagione. 
A Olino, nell’oratorio della Madonna del Carmine, si terrà un breve ricordo dei defunti seguito dalla benedizione del pane di segale. 

Si ripartirà quindi alla volta di Drocala, l’antica frazione posta a 940 m e abitata fin dalla preistoria.

Walter Bettoni

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