È stata aggiornata al 19 ottobre l'udienza di appello per i fatti di piazza San Carlo del 2017, che vede tra gli imputati anche l'ex sindaca Chiara Appendino, condannata a 18 mesi in primo grado.
Questa mattina i legali dell'ex questore di Torino Angelo Sanna, gli avvocati Roberto Macchia e Simona Grabbi, hanno presentato istanza di rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, chiedendo l'acquisizione della consulenza dell'ingegnere Giuseppe Amaro, depositata nel processo ordinario, che secondo i difensori ridisegna una piazza "completamente diversa" da quella disegnata della consulenza del perito della procura, l'architetto Mauro Esposito.
"Nella consulenza Amato due sono i punti fondamentali - hanno spiegato Grabbi e Macchia - il primo è il transennamento che è stato considerato come una delle cause delle lesioni, il secondo l'affollamento, quindi le origini delle lesioni. Questa per noi è una prova importarne di cui abbiamo chiesto la riassunzione in contraddittorio con l'architetto Esposito". Inoltre gli avvocati di Sanna hanno chiesto "l'assunzione di sei testimoni, tre vigili del fuoco e tre funzionari della Questura".
"L'obiettivo è chiarire l'effettiva situazione della piazza e che quello che ha fatto l'allora questore era coerente e non ha determinato in alcun modo le lesioni che ci sono state", hanno concluso i legali di Sanna. Alle richieste il procuratore generale Carlo Maria Pellicano si è opposto.