Attualità - 30 giugno 2022, 18:55

Anche la politica sanitaria regionale ha aiutato il centrodestra a perdere Omegna

Un atteggiamento ondivago che aveva già surriscaldato la campagna elettorale di Domodossola

Anche la politica sanitaria regionale ha aiutato il centrodestra a perdere Omegna

La sconfitta di Omegna toglie al centrodestra un’altra città del Verbano Cusio Ossola. Alla sconfitta dei partiti del centrodestra al ballottaggio cusiano, si aggiunge quella di un anno fa a Domodossola, conquistata dal sindaco “senza simboli”.

A Omegna ha vinto il centrosinistra opposto alla coalizione formata da Lega, Fratelli d’Italia e gruppi di centro. A Domodossola ha vinto la squadra Pizzi, che certo si muove nel terreno di centrodestra, ma che non era sorretta dai partiti che fanno capo a Salvini, Meloni e Berlusconi.

Ora il centrodestra non ha in mano più nessuna delle tre grande città del Vco. Pagando sicuramente anche l’ondivaga politica sanitaria che come ben ricorderete aveva già scaldato la campagna elettorale a Domodossola.

Con una amministrazione regionale, trainata dalla Lega, intenta a promettere il nuovo ospedale per poi fare un ribaltone di 360 gradi per annunciare che manterrà le due strutture di Verbania e Domodossola. Niente ospedale nuovo e moderno ma due mezzi nosocomi.

A gennaio l’assessore alla sanità Luigi Icardi annunciava: “La Regione Piemonte compie un altro importante passo verso il potenziamento e la modernizzazione delle strutture sanitarie”. Via con sei nuovi ospedali a Torino, Ivrea, Vercelli, Savigliano, Alessandria, Cuneo. Ovunque: tranne che nel Vco. E la motivazione addotta dal capogruppo leghista, Alberto Preioni, è stata: “Il covid ha fatto tramontare l’ospedale unico nel Vco”. Senza parole...



Renato Balducci

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