“Ieri sera ho partecipato all’affollata assemblea pubblica a Verbania sul tema della sanità e del riassetto ospedaliero, all’indomani del pronunciamento dell’Assemblea dei Sindaci che ha deliberato a larghissima maggioranza di respingere al mittente la finta proposta della Regione Piemonte.
I sindaci sono stati politicamente intelligenti, e hanno evitato di cadere vittime del cinico e spregiudicato gioco del cerino innescato da chi ha persino la pretesa di giudicare la maturità di un territorio come questo che si è espresso per tre volte nella sua Assemblea dei Sindaci in pochi anni chiarendo sempre che la volontà del territorio è quella di procedere con il nuovo ospedale, per il quale esistono già atti e risorse stanziate.
La pronuncia dei Sindaci non va lasciata cadere, per evitare l’avvitamento della vicenda, e in questo grandi responsabilità sono in capo alla Regione Piemonte (i cui rappresentanti non possono continuare a fuggire come hanno fatto ancora ieri sera) e dell’ASL 14 (il cui vertice deve uscire dalla torre eburnea nella quale si è rinchiuso a mandare diktat inapplicabili, e non può pretendere solo di dialogare con quelli che le danno ragione pretendendo l‘uniformazione massiva ai propri ukase).
Oggi ci sono sul tavolo questioni nuove, e importanti. Per ciò che concerne il livello statale:
1) il finanziamento del fondo sanitario nazionale, passato da 114 a 131 miliardi e fissato al 7% del PIL;
2) lo stanziamento di 20 miliardi nel PNRR, che per il VCO significa opere per medicina territoriale e assistenza di base per 13 milioni;
3) l’eliminazione dei vincoli di spesa per il personale (parametrati fino a poco fa al 2004), con la possibilità di incremento della spesa per il personale sanitario del 10% per quest’anno, e di un ulteriore 5% il prossimo anno a condizione che si faccia il calcolo del fabbisogno del personale;
4) la conferma dello stanziamento di 60 milioni di fondi FSC per il nuovo ospedale del VCO, il cui iter a livello ministeriale non è MAI stato fermato dalla Regione Piemonte.
È evidente che ora si debba agire, recuperando la logica della pianificazione senza la quale si sprecano risorse e si gettano opportunità dalla finestra, facendo in modo che ognuno si assuma la propria responsabilità.
La Regione Piemonte non può più tergiversare, blandire, confondere le acque, rinviare: ora si metta finalmente in ascolto del territorio, ne rispetti i deliberati e decida. Questa è la vera maturità, caro Presidente Cirio e caro assessore Icardi”.
Così in una nota affidata ai social il deputato ossolano del Partito Democratico Enrico Borghi.