Cultura - 11 luglio 2022, 08:00

Vallemaggia Magic Blues: è iniziata nel miglior modo possibile la ventesima edizione

Mercoledì 13 luglio la rassegna prosegue con sonorità New Orleans e Blues europeo

Vallemaggia Magic Blues: è iniziata nel miglior modo possibile la ventesima edizione

Con il pubblico delle grandi occasioni, venerdì scorso, come da tradizione la simpatica piazzetta di Brontallo ha ufficialmente aperto la ventesima edizione del Vallemaggia Magic Blues nelle migliori condizioni possibili.

Dopo l’apertura affidata al bravo Amaury Faivre, sul palco sale Big Daddy Wilson. Il cantante e batterista di Edenton (North Carolina) ha confermato di aver ben definita la sua strada maestra. Tuffo nelle paludi del Mississippi con uno sguardo anche al sound ipnotico del County Hill. Ad emergere la voce possente e calda di Wilson e il fluido e coinvolgente chitarrismo di un Cesare Nolli in stato di grazia. Convincente show con nella seconda parte accenni di Texas Blues e soprattutto un finale tutto stile Motown. La mezzanotte è passata e il pubblico entusiasta non ne vuol sapere di rientrare e chiede a gran voce un bis all'ottima band di Big Daddy Wilson, che ritorna sul palco per chiudere alla grande una calda serata estiva che non poteva essere migliore. Ora non resta che sperare che la meteo continui a favorire la manifestazione.

La carovana si trasferisce questa settimana a Moghegno e la prima serata, mercoledì 13 luglio, The sound of New Orleans AN EVENING FOR HANNES”, intitolata ad Hannes Anrig, indimenticato co-fondatore del Magic Blues, prevede altri graditi ritorni, a cominciare, dopo sei anni, dalla brava cantante Stephanie Océan Ghizzoni, in grado di conquistarsi l’entusiasmo della piazza in poche battute. Si presenterà con il suo nuovo gruppo la Black Mama Blues Band. Musicista dall'età di tredici anni e pittrice dalla nascita, come ama definirsi, con un diploma di artista pittrice all'Accademia di Brera, é stata capace negli anni di circondarsi di validi musicisti della vicina penisola e dedicarsi così a questa sua seconda passione: il Soul, il Cajun, lo Zydeco e naturalmente il Blues. Tra le cantanti che l’hanno ispirata vi sono Bessie Smith ed Etta James, che idealmente coprono un secolo di musica afroamericana. Ad accompagnarla a Moghegno, come detto, la Black Mama Blues Band (“Black mama” è il titolo di un brano di Son House), power trio veronese che affonda le proprie radici nelle melmose acque del Mississippi, con un suono caldo e granitico che va dal Blues al Rock duro, contaminato da Soul e Funk, in grado di trasportare gli spettatori in una dimensione esoterica. Nei concerti della Ghizzoni di rilievo anche la presenza scenica e gli addobbi, facilitati dalla sua professione di artista pittrice.

A seguire non poteva mancare Andy J. Forest, virtuoso dell’armonica, che, con il suo travolgente e frenetico New Orleans Blues, sa deliziare gli amanti del genere. Influenzato da grandi artisti quali George Smith, Rod Piazza e Charlie Musselwhite, da New Orleans si trasferì in Europa, girovagando per le strade di Parigi e Barcellona con un chitarrista africano (Tao Ravao) per giungere infine in Italia nel 1979. Ha suonato sul palco con big quali B.B. King, Bobby Blue Bland, James Cotton, Luther Allison, Champion Jack Dupree e molti altri grandi del Blues. Il disco Real Stories of Love Labor and Other Man-Made Catastrophes ha vinto il "Best Blues Album" del 2007 nel Best of The Beat Awards di New Orleans e nel 2011 Notown Story: The Triumph of Turmoil è stato nominato per un altro Best of The Beat Award. Gli ultimi lavori sono Other Rooms e Word Shadows & Ghost Notes.

Sempre a Moghegno, giovedì 14 luglio, la “4° European Blues Night” (inizio anticipato alle 20.00) si aprirà con il duo Veronica & Max. Max De Bernardi è uno dei migliori chitarristi della vicina penisola e un grande conoscitore del genere Country Blues, un territorio musicale compreso tra il Piedmont blues e il Ragtime. Si è formato musicalmente alla fine degli anni ’70, ascoltando grandi maestri quali Blind Blake, Leadbelly, Rev. Gary Davis, Sam Chatmon, Son House, e Mississippi John Hurt. Oltre alla chitarra acustica e resofonica suona anche il mandolino e l’ukulele. Veronica Sbergia è cantante, ukulelista e suonatrice di washboard. La versatilità della sua voce l’ha, in passato, portata a proporre repertori dei più disparati generi musicali, dal Pop al Folk, passando per il Soul, il Funk e il Jazz, ma è nel Blues che ha trovato la sua espressione ideale. Insieme hanno dato vita al progetto Veronica & The Red Wine Serenaders, ensemble acclamato dalla stampa specializzata nazionale come “la più bella realtà europea in fatto di country-blues, ragtime, hokum e jugband music” (Il Buscadero), aggiudicandosi il 1° posto all’European Blues Challenge nel 2013. Cinque anni or sono hanno dato vita ad un nuovo percorso musicale, sotto il nome di Veronica & Max. Il repertorio si concentra sulla musica Roots americana, non solo Blues quindi, ma anche Country, Folk, Ragtime e Swing. Il tutto suonato con strumenti rigorosamente acustici e con attenzione alla tradizione, riuscendo nello stesso tempo a rendere fresca ed estremamente godibile questa proposta musicale.

Sarà poi la volta di dei Nothing Toulouse di Marjia Gašparić. Attiva già dal 2007, la band ha pubblicato il suo album di debutto "Nothing Toulouse" nel 2014. Contiene classici della musica roots riarrangiati con cura. Il nome stesso della band è un gioco di parole sul vecchio detto: "If you ain't got nothin' you got nothin' to loose". Nel 2019, la band ha preso la sua forma attuale e da allora è in tour nella formazione a quartetto con vari ospiti. Marija Gašparić, si è già esibita nel 2019 con il duo "The Two" al Vallemaggia Magic Blues, ricevendo molti applausi per la sua performance. La cantante con un background Gospel, Soul, Blues e Rock, ha vinto il Croatian Blues Challenge e rappresentato la Croazia a Memphis sul palco blues più importante del mondo, l'International Blues Challenge. Robert Vnuk, il fondatore dei "Nothing Toulouse", è un musicista professionista dal 1987 e ha condiviso il palco con molti musicisti, tra cui Philip Donnelly, Vince Weber, Gwen Hughes, Daniel Keeling, per citarne alcuni. Il suo amore e il suo entusiasmo per la musica roots blues e gli oltre 20 anni di esperienza sul palco lo rendono uno dei chitarristi acustici più richiesti del genere. Insieme al contrabbassista Dinko Stipanicev e al chitarrista slide Luka Palcic, il quartetto arricchirà la European Blues Night 2022 con il suono delle radici del blues.

Per chiudere la serata la vincitrice dello Swiss Blues Challenge nel 2019 e semifinalista all’International Blues Challenge a Memphis nel 2020, la cantante Justina Lee Brown. Da oltre un decennio porta la sua musica e il suo messaggio in giro per il mondo intero, lottando per ciò che ritiene importante: “l’amore e uguali diritti per tutti gli uomini sulla terra”. Justina è cresciuta ad Ajegule Town, un ghetto alla periferia di Lagos, riuscendo con grande forza di volontà a sganciarsi dalla sua tragica realtà. La musica è diventata da allora la sua sopravvivenza e l’amore la sua arma. Nella sua voce risalta tutta la sofferenza e non lo nasconde sul palco, dove sprigiona, oltre al suo charme, tutta la sua rabbia. Il suo stile si avvicina più al Funk-Soul e lo potremmo considerare Fusion Africana. Il disco Black and white feeling, racconta parecchio della sua storia passata e della sua esistenza oggi, in procinto di compiere l’ultimo passo che la separa dal successo. La splendida performance, in condizioni meteorologiche poco propizie, data a Cevio lo scorso anno dalla band, in cui spicca il chitarrista Nic Niedermann, ha spinto il Producing Team a riproporla al pubblico, affinché gli assenti di ieri possano ammirarla quest’anno.

(Foto Vallemaggia Magic Blues/steineggerpix)



C.S.

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