"Vinciamo le elezioni, e il primo dedcreto sicurezza sarà zero clandestini in giro". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Domodossola appena salito sul palco della Lega Fest alla Prateria. Una platea con meno persone rispetto all'ultima visita domese del 'capitano'.
"Il 25 settembre si sceglie l’Italia dei prossimi 30 anni. Se andremo al governo porteremo come prima proposta un nuovo decreto sicurezza e l’impegno a zero clandestini in giro per le nostre strade. Per i clandestini biglietto di sola andata per tornarsene a casa” ha aggiunto Salvini.
“Il 25 settembre non si sceglie solo tra il Pd che vuole ancora la legge Fornero e a Lega che vuole dimenticarla definitivamente, ma anche tra chi vuole un mondo senza differenze, con un solo pensiero unico. Nelle scuole mettono il grembiulino giallo per abolire il rosa e l’azzurro perché dicono che non vogliono discriminare. Questa è la differenza tra noi e loro” ha continuato Salvini.
“Sono in partenza decine di milioni di cartelle esattoriali di Equitalia che massacreranno 15 milioni di italiani, gente che ha fatto la dichiarazione dei redditi ma poi non ce l’ha fatta a pagare. Avevo proposto a Draghi di intervenire ma non lo ha fatto. Io vi dico che faremo subito una grande definitiva pace fiscale per il bene dell’Italia” ha annunciato il segretario leghista
Matteo Salvini ha detto che “l’Italia non può essere l’unico paese al mondo che dice no a centrali nucleari pulite sicure e di nuova generazione. L’ambiente è fondamentale, ma senza ideologia. Pd e 5 stelle hanno votato in Europa di mettere fuori legge le auto prodotte in Italia per favorire le auto prodotte in Cina”.
Il segretario leghista ha concluso il comizio citando Paolo Borsellino “che diceva che chi ha paura muore ogni giorno e chi non ha paura muore una volta sola” e Umberto Bossi “grazie al quale è nato tutto questo. Se siamo qui è grazie a lui”. “L’Italia – ha concluso - ha bisogno di gente che sa osare. Il 25 settembre si sceglie: o di qua o di là. Se noi torneremo al governo con il centrodestra l’Italia tornerà un grande paese, dove conta il merito, dove chi sbaglia paga”. E – dopo aver portato sul palco Claudio, un volontario “che da vent’anni trovate a tutte le feste della Lega in tutta Italia a pulire i tavoli, non a fare i comizi" - ha dato appuntamento al “pratone” di Pontida, invitando a “far capire a tutti che non sono tutti uguali: noi facciamo quello che diciamo”.