In occasione della festa patronale dei Santi Gervaso e Protaso, il 19 giugno , erano stati presentati i lavori di restauro dell'abside della Collegiata che è tornata ai suoi colori originali. Ora i restauratori, dopo una breve pausa, sono nuovamente all'opera e stanno ultimando quello dei pulpiti in legno. In particolare stanno lavorando sui parapetti.
Gli interventi sono a completamento del primo lotto del costo di 200 mila euro. «Speriamo che il risultato dei restauri apprezzato da tutti -ha detto l'architetto Gian Paolo Prola che sta curando i lavori di restauro – incoraggi la campagna di raccolta fondi per ultimare le opere che stiamo suddividendo in lotti. Ora sarebbe bello dare una conseguenza logica ai lavori. Ci piacerebbe proseguire con la navata centrale, che è la prima parte che appare».
«La pavimentazione anche necessita di intervento -sottolinea Prola- , ma per ragioni ragioni cantieristiche sarà l'ultimo restauro che affronteremo, finché avremo macchinari e attrezzi del cantiere e prodotti sarebbe controproducente sistemarla. Stiamo mettendo a punto il preventivo per il lavori rimanenti, le cifre sono importanti perché le superfici da restaurare sono grandi e il lavoro è impegnativo. Gli ultimi restauri alle cappelle risalgono a venticinque anni fa». Una parte dei lavori è stata finanziati dal Ministero dei Beni Culturali che ha dato un contributo di 80 mila euro, la Fondazione Crt ha offerto un ulteriore contributo, il resto e stato raccolto tra i fedeli. In particolare una famiglia di Domodossola ha pagato il restauro del quadro che rappresenta i Santi Gervaso e Protaso.
L'intervento ha riguardato anche i capolavori inseriti nello spazio absidale i due affreschi opera di Lorenzo Peretti datati 1834 che raffigurano i Santi patroni quelli sulla destra raffigura il loro martirio, quello sulla sinistra il rinvenimento dei loro corpi a Milano. È stata restaurata poi grazie alla generosità di una famiglia domese la tela che ritrae i Santi Patroni del 1798 . Restaurato anche il baldacchino ligneo del 1848 che costò 900 lire.