Cultura - 09 agosto 2022, 13:45

Cai, a Macugnaga una serata sul Sentiero Italia con Antonio Montani

Il 12 agosto presentazione del nono volume della guida del trekking più lungo del mondo, che interessa il tratto tra Piemonte e Lombardia

Cai, a Macugnaga una serata sul Sentiero Italia con Antonio Montani

Il Sentiero Italia CAI è il trekking più lungo del mondo e propone la scoperta della “Bella Italia” a piedi. L’autostrada verde del Duemila dove non si paga pedaggio e la lentezza si oppone all’alta velocità. Migliaia di chilometri per un escursionismo fatto di azione, contemplazione e conoscenza.

Il SI CAI è l’erede del “Camminaitalia” ideato anni fa da Teresio Valsesia e realizzato in questi anni grazie all’impegno di Antonio Montani e, per il Piemonte, di Bruno Migliorati. Introdurrà i lavori Antonio Bovo, presidente del CAI Macugnaga.

Lo scorso ottobre è stato pubblicato il nono volume della collana “Sentiero Italia CAI” che descrive il SI CAI tra Piemonte e Lombardia, da Sant’Antonio in Val Vogna a Como e comprende tutte le Alpi dell’Ossola. Ne sono autrici due giovani escursioniste, Giovanna Prennushi e Stefania Bonomini.

La collana delle guide ufficiali del SI CAI comprende dodici volumi ed è edita da “Idea Montagna” di Padova. Per preparare le guide i venticinque autori hanno percorso l'intero Sentiero Italia verificando la percorribilità, la segnaletica, i punti di accoglienza e approfondendo punti di interesse culturali, storici e naturalistici.

Il libro verrà presentato il prossimo 12 agosto alla kongresshaus di Macugnaga alla presenza di Antonio Montani e Bruno Migliorati. La serata è organizzata dal raggruppamento intersezionale CAI “Est Monterosa”, dalla Xa Delegazione “Valdossola” del Soccorso Alpino, dal CAI Macugnaga e da “Il Rosa” con la collaborazione dei Gruppi Alpini della Valle Anzasca.

Ecco le caratteristiche del tratto piemontese nord-est nelle parole della prefazione di Antonio Montani: “Il SI CAI si snoda tra il verde rigoglioso e l'abbondanza di acque del Piemonte orientale, al cospetto del Monte Rosa, per poi adagiarsi sulle valli di media montagna sui lati est e ovest del Lago Maggiore fino a raggiungere i tratti collinari nelle province di Varese e Como in Lombardia. Siamo nelle terre dalla lunga tradizione walser, nelle terre partigiane, nelle terre di confine. Attraversiamo alcuni dei laghi più famosi al mondo - Maggiore, di Lugano e di Como - passando per sentieri selvaggi in valli remote e tratti molto frequentati. La conformazione del territorio spazia dalle strette e verticali valli della Valsesia e della Val d'Ossola, con una vegetazione tipica delle zone nivali e delle praterie alpine, alle faggete, alle pianure coltivate. La meraviglia e il continuo stupore che si provano a camminare costantemente sotto le pareti del massiccio del Monte Rosa; la storia e l'architettura, uniche di queste valli, con le caratteristiche costruzioni in legno della popolazione walser; la sensazione di benessere e pace nel percorrere le dorsali più dolci delle quote meno elevate, dove alla verticalità del Rosa, sullo sfondo, si contrappone il calore del panorama lacustre; i tratti ancora fortificati della Linea Cadorna o i passi e gli angoli intrisi della storia dei partigiani e della Resistenza che qui ha visto un'orgogliosa partecipazione, ancora oggi sentita e ricordata. L’unico modo per capire al meglio tutte le emozioni i nostri monti possono dare è immergersi in questi luoghi, prendersi il tempo per andare alla scoperta di queste valli e di questi borghi: alcuni sono noti, come Alagna e Macugnaga, diventati importanti centri del turismo invernale, altri più selvaggi e isolati. Alcune valli sono più impervie, altre percorribili anche con bambini”.

“Oltre alla dimensione prettamente escursionistica della serata, sarà l’occasione per tutti -spiegano gli organizzatori- di festeggiare la nomina di Antonio Montani a presidente generale del CAI. In 150 anni di vita del sodalizio è la terza volta che un figlio di queste terre è diventato presidente generale. Prima di lui Giorgio Spezia di Piedimulera nel 1875-76 e negli anni ’70 del Novecento Giacomo Priotto di Gravellona Toce.


C.S.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di OssolaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU