Il punto di Beppe Gandolfo - 09 agosto 2022, 08:20

Camminare, il bello di una vacanza diversa

"Ho fatto il Cammino di Oropa, 65 chilometri a piedi da Santhià al Santuario della Madonna Nera, in 4 giorni"

Camminare, il bello di una vacanza diversa

Ho fatto il Cammino di Oropa, 65 chilometri a piedi da Santhià al Santuario della Madonna Nera, in 4 giorni. Durante il tragitto, e arrivato alla meta, ho maturato alcune riflessioni che mi piace condividere con voi.

  • Camminare fa bene, al corpo e allo spirito. Passo dopo passo, nel rispetto dei propri tempi e della propria prestanza fisica, si ha tempo per stare con se stessi, per riappropriarsi dei pensieri, per riflettere e magari anche meditare. E poi si migliora la salute del cuore, si rinforzano muscoli e ossa, si regolarizza il colesterolo, si riduce la pressione arteriosa.
  • Camminare significa anche incontrare altri camminanti. Scambiarsi impressioni sulla tappa, scoprire da dove si arriva e che cosa si fa nella vita. Magari poi ritrovarsi a cena o in una sosta davanti a un boccale di birra. Che begli incontri.
  • Camminare è una forma di turismo sostenibile ed economico. Durante il percorso hai tutto il tempo per scoprire pezzi di natura e  scorci ambientali, che quando sfrecci in auto non noti mai. Incontri abeti e castagni, prati e campi di mais, vigneti e anche odiose zanzare. Non inquini, non getti carta o immondizia perché la bellezza che ti circonda te lo vieta. È praticamente gratis, altro che 50 euro per stare sotto un ombrellone in spiaggia, pigiati come sardine
  • Camminare per il gusto del viaggio, non solo per raggiungere una meta. Nella vita affannosa di ogni giorno siamo sempre alle prese con l’orologio, nel cammino scopri il piacere di prenderti il giusto tempo. Un albero, un fiore, una foto, un panorama: ogni occasione è buona per fermarsi, per fare una sosta.
  • Camminare vuol dire anche far crescere la nostra economia: quanti paesi, quante borgate, quante comunità nel Biellese hanno trovato nuova vita grazie al Cammino di Oropa. Negozi, bar, trattorie che stavano per chiudere, adesso hanno nuovi clienti e stanno nascendo nuove strutture per accogliere i camminanti.

Potrei continuare, ma – come in tutte le cose – è meglio viverle e sperimentarle in prima persona. Un paio di scarponcini leggeri, uno zaino e via. Vi garantisco fatica e sudore ma anche tanta soddisfazione.

Beppe Gandolfo

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