“Nessuno critica la competenza scientifica di Boitani, ma vorremmo fargli presente che il problema del lupo è un problema serio, soprattutto per quegli allevatori che, piaccia o meno, svolgono comunque un lavoro importante per il mantenimento del territorio alpino e montano in tutta Italia.
Se ci sono centinaia di allevatori in tutto l’arco alpino che lamentano la presenza del lupo evidentemente il problema c’è e va gestito, non di sicuro dando sostanzialmente dei tapini agli allevatori che rientrano nelle loro case alla sera (in un'intervista di qualche giorno fa a Il Corriere il professore ha affermato: 'Cani e recinti elettrici bastano a difendere il bestiame. Ma la gente di montagna deve capire che non può abbandonare greggi e mandrie all’aperto di notte per scendere a valle dalle mogli' ndr), con delle dichiarazioni che ci sembrano francamente fuori luogo, ma sedendosi intorno a un tavolo, cercando di comprendere che l’ambiente alpino è un ambiente antropizzato, l’uomo c’è e tutti ne dobbiamo tenere debitamente conto.
Se al professor Boitani la presenza dell’uomo sulle Alpi non piace se ne dovrà fare una ragione, certamente non dovranno essere i pastori a farsi una ragione degli attacchi dei lupi”.
Così in una nota l’Europarlamentare ossolano Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega.