Domodossola - 31 agosto 2022, 19:20

Nessun potenziamento in vista per i servizi del distretto sanitario

L'Asl spiega perché alcuni sportelli restano aperti solo tre giorni la settimana, ma di incremento di personale non se ne parla

Nessun potenziamento in vista per i servizi del distretto sanitario

Il problema c’è ma non si vedono soluzioni. E’ questa la riposta dataci dall’Asl del Vco al nodo dell’apertura per soli tre giorni degli uffici per il cambio del medico al distretto di Domodossola.

Alla nostra interrogazione, l’Asl ha risposto dopo aver consultato il dottor Paolo Borgotti, direttore del Distretto. Ma la risposta ha solo analizzato che la situazione è così com’è ma non ha rilanciato proposte di miglioramento.

L’Asl dice che è dal 10 agosto 2021, quindi un anno, ‘’che la sede operativa distrettuale ha modificato gli orari di apertura articolati su 3 giorni settimanali, per uniformarli in modo equanime con gli orari di Verbania e Omegna, anche di norma operativi sempre per tre giorni alla settimana’’.

Insomma, se così avviene a Verbania e Omegna, lo stesso deve avvenire per Domodossola? Un criterio una tantum che non tiene conto del numero della popolazione che in Ossola è di oltre 67 mila abitanti, mentre Cusio e Verbano ne contano rispettivamente oltre 31 mila e 48 mila.

Ma l’asl rimarca che la decisione assunta dal dottor Borgotti nasce dal fatto che ‘’alla sede di Domodossola il personale di sportello garantisce l’apertura degli sportelli un giorno la settimana rotazione su tutte le sedi territoriali, vale a dire un operatore amministrativo, cinque giorni settimana si sposta da Domodossola a Pieve Vergonte, Santa Maria Maggiore, Varzo, Baceno, Villadossola e Vanzone. Avendo sempre un impiegato destinato da destinare alle sedi decentrate non è sempre facile coprire i turni di sportello a Domodossola, stante anche i periodi di carenza di personale per ragioni diverse. Abbiamo anche dovuto spostare un dipendente da Verbania a Domodossola per coprire i più difficili periodi. Ciò non toglie che in situazioni di gravissima emergenza e urgenza e per periodi ben definiti tutte e tre le sedi hanno fornito il servizio su 5 giorni anziché tre. Inoltre in situazioni particolari che presuppongono forte afflusso, come nei casi di pensionamenti dei medici di medicina generale, è sempre stata valutata l’apertura 5 giorni su 5 e, nei piccoli comuni, se necessario è stato richiesto il supporto dei sindaci che hanno messo a disposizione la loro struttura’’.

Tradotto, la carenza di personale non permette di fare meglio.  Nella nota dell’asl però nessun accenno a possibili e futuri incrementi dell’organico nei distretti per migliorare quei servizi che oggi non vengono garantiti tutti i giorni della settimana.

Renato Balducci

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