Cultura - 18 settembre 2022, 09:42

Don Epicoco a Domosofia: "La luccicanza è per tutti noi il senso di gratitudine"

Partecipata conferenza sabato con il giovane teologo, filosofo e scrittore

Don Epicoco a Domosofia: "La luccicanza è per tutti noi il senso di gratitudine"

Il noto teologo, filosofo e scrittore,  assistente ecclesiastico del Dicastero per la comunicazione don Luigi Maria Epicoco,  il 17 settembre ha portato a Domosofia la luccicanza di Enea,  presentando in maniera brillante il suo libro “La scelta di Enea. Per una fenomenologia del presente”.  L’incontro è stato moderato dalla direttrice artistica di Domosofia Maria Fiorenza Coppari.

L’ex cappella Mellerio era gremita, tra il pubblico anche il parroco di Domodossola don Vincenzo Barone e altri sacerdoti che svolgono il loro servizio pastorale in città e poi moltissime persone che seguono i commenti e le catechesi di don Luigi Epicoco su Internet e sui social.

In apertura, il sacerdote ha detto di non  essere mai stato a Domodossola . “Sono venuto ad accertarmi che la D di Domodossola esiste – ha detto sorridendo - ; ho visto che è anche molto bella, è un borgo che merita di essere conosciuto”. Entrando nel merito del libro ha spiegato: “ Mi sono rivolto ad una storia del passato, l’Eneide, perché ha un eroe che è molto vicino a noi. Nessuno può pianificare la propria luce, la propria luccicanza. Non abbiamo bisogno di ideali abbiamo bisogno di testimoni, di persone che hanno mostrato con la loro vita come si abitano le domande, come si abitano le cadute, le incertezze e i drammi.  Enea è un testimone perché in tutta la storia che lo riguarda si ritrova a fare i conti con la propria umanità,  anche se non l’ha pianificato fin dall’inizio, alla fine della storia si scoprirà una luccicanza di questo personaggio. 

Nessuno può dire adesso soffro così, la sofferenza mi farà diventare in questo modo. E’ nonostante te che esce fuori una luce, è nonostante quello che ti è accaduto che ad un certo punto brilla dentro di te qualcosa di te che non conoscevi, ma che soltanto quelle circostanze avverse hanno tirato fuori  un po’ alla volta. Enea – ha proseguito don Epicoco-  ho pensato che fosse la persona giusta alla quale possiamo guardare in questo tempo difficile.Nell’Eneide troviamo prefigurato quello che è stato il grande tema del cristianesimo di prendere sul serio la crisi e di tirar fuori da questa crisi una grande opportunità,  una nuova rinascita in un certo senso una Risurrezione”.

“Il senso di gratitudine è il più grande sintomo della luccicanza –ha concluso don Epicoco - . Quando una persona arriva alla fine del proprio viaggio e conserva gratitudine, allora significa che ha incontrato una luce che gli permette di rileggere la propria storia e di pensarla come degna di quel nome. A noi sembra che le cose finiscono è vero, ma è perché ne stanno venendo fuori di nuove. Il mio augurio è che ognuno di noi seguendo l’umanità fragile e nello stesso tempo cristallina di  di Enea nella sua storia personale  possa vivere questo tempo non lasciandosi evangelizzare dal buio,  ma possa cercare la luce nonostante il buio”.

 

Mary Borri

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