Ambiente - 12 ottobre 2022, 12:05

Italia Nostra: "Il progetto della cava di Lorgino è ancora al vaglio della Soprintendenza"

L'associazione ambientalista torna sullo sfruttamento dell'area estratttiva di Crevoladossola, ma anche sui materiali di scarto 'parcheggiati' a Vogogna

Italia Nostra: "Il progetto della cava di Lorgino è ancora al vaglio della Soprintendenza"

Un nuovo progetto e la rimozione dei materiali di scarto. Sono queste le richieste sollecitate da Italia Nostra Vco riguardo la coltivazione della cava Lorgino di Crevoladossola, dove si estrae il marmo palissandro.  

Due giorni fa Italia Nostra  torna a riparlare della cava con un articolo postato sul suo sito. Parla di ‘’una cava percorsa da un filone di marmo che attraversa solo la zona dove è insediata la coltivazione. Un bene quindi scarso se si vuole fare un paragone con altri materiali di pietre ornamentali, quali il serizzo, ma proprio perché scarso verrebbe da pensare che il suo sfruttamento non debba essere intensivo, ma limitato e semmai spalmato su un periodo di tempo molto lungo, così da preservarne la durata estrattiva e esaltarne il valore economico’’

Ma Italia Nostra scrive che ‘’l'ultimo progetto approvato misurava circa due milioni di metri cubi  da estrarre e il risultato è stata una pesante ‘erosione’ del crinale montano posto in sponda sinistra dell'imboccatura della valle del Diveria, spingendosi molto a ridosso dei nuclei abitativi esistenti. La nuova convenzione approvata dal Consiglio Comunale di Crevoladossola, fa ragionevolmente ritenere che l'avanzamento dei fronti di cava potrà massicciamente proseguire anche nel futuro prossimo, o almeno queste sono le intenzioni che dovranno andare al vaglio della conferenza dei servizi’’

Ma l’Associazione ambientalista rimarca come ‘’ che al momento ostano a tale progetto alcune irrisolte questioni che riguardano la rete di viabilità storica e minore, di natura pubblica, che interessa la zona, questioni che, anche, o forse meglio dire soltanto per effetto dei ripetuti interventi i Italia Nostra, sono ora al vaglio della Soprintendenza che dovrà esprimersi. Intanto il progetto di allargamento ulteriore ha suscitato una certa preoccupazione tra residenti e proprietari dei nuclei abitati  ‘ minacciati’ dall'avanzamento programmato dei fronti, tanto da valutare la possibilità di costituirsi in comitato a difesa dei beni comuni’’

Ma lo scritto di Italia Nostra riporta anche ad un’altra questione.’’Sulla quale da anni – scrive l'Associazione – conduciamo una tenace campagna di contrasto. Una buona parte dei materiali di scarto, provenienti dal processo di coltivazione, giace su terreni agricoli in Comune di Vogogna, autorizzati in via temporanea e poi mai rimossi, ancorché le relative autorizzazione sono ampiamente scadute. La verità è che, nonostante le ordinanze di rimozione, nessuno sa dove portali e nessuno, anche lo sapesse, ha i soldi per rimuoverli, salvo chi li ha portati. L'Associazione ha chiesto e chiederà che le due questioni non siano scisse: nuovo progetto e rimozione dei materiali di scarto debbono trovare insieme la soluzione’’.

Due settimane fa il consiglio comunale di Crevoladossola aveva detto sì alla sdemanializzazione di un tratto di strada comunale nella zona vicino alla cava. Va detto che il tratto di collegamento che porta al sito estrattivo è stato oggetto di una petizione da parte dei residenti e di un incontro con l'amministrazione comunale. I frazionisti temono, con l'ampliamento della cava, che la strada venga privatizzata.

Renato Balducci

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