Provincia - 16 ottobre 2022, 12:30

Frodi informatiche, i consigli dei carabinieri per evitare le truffe

Raggiri online e furto d'informazioni stanno diventando sempre più frequenti anche nella nostra Provincia

Frodi informatiche, i consigli dei carabinieri per evitare le truffe

Come segnalato dalle nostre testate le truffe sono i reati più denunciati nella nostra Provincia. In particolare si stanno diffondendo sempre di più i raggiri compiuti online. L'ultimo episodio riguarda un cittadino del Vco rimasto vittima di una truffa mentre cercava di investire in criptovalute. Per questo il comando provinciale dei carabinieri ha diffuso una serie di consigli per difendersi dalle frodi informatiche.

Scrive l'Arma:

In materia di truffe e frodi informatiche, che con grazie al Covid risultano essere attualmente uno dei delitti più diffusi, è bene rammentare alcuni consigli per tutelare i cittadini da spiacevoli inconvenienti. I malviventi adottano tecniche varie ma la più diffusa è sicuramente quella denominata pishing” con la quale gli stessi, dovendo individuare delle vittime, inviano massivamente degli sms nei quali sono indicati dei link, che una volta digitati vanno ad aprire pagine internet del tutto simili a quelli degli istituti di credito presso cui la vittima è correntista. Aperta la pagina viene richiesto di inserire codice titolare, codice pin e utenza certificata.

A tal proposito gli esperti informatici dell’Arma ricordano che:

−  non sarà mai l’istituto di credito a contattare (via email, sms, telefono o sui social-network) per chiedere codici personali (come password, codici di accesso ai servizi online, numeri delle carte di pagamento). Solamente se sarà il cliente a contattare il numero verde della banca, per assistenza o operazioni, potranno essere richiesti i dati per l’identificazione;

−  nelle comunicazioni la banca non inserisce mai link a pagine o applicazioni esterne in cui sia richiesto l'inserimento di codici personali;

−  gli aggiornamenti delle App avvengono sempre e solo attraverso gli store ufficiali;

−  anche se in apparenza scrive la banca, potrebbe trattarsi di una falsa comunicazione. Può sembrare infatti (cosiddetto attacco "spoofing") che l’email o sms provenga da un mittente di cui ci si fida, incluso il proprio istituto di credito. Occorre prestare molta attenzione perciò non solo al mittente ma anche al contenuto e ai dettagli del messaggio, che ad esempio spesso contengono errori di ortografia;

−  è bene sempre diffidare comunque di Istituti di Credito sconosciuti, soprattutto se appartenenti a circuiti esteri, o di cui non si ha una adeguata conoscenza, specie nel campo degli investimenti azionari o in cripto-valute che in questo periodo sono molto diffuse.


Redazione

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