Brand e aziende l’hanno capito bene: per crescere e aumentare il proprio pubblico c’è bisogno di guardare a una nuova tipologia di utenti. Giovani, moderni, digitali. In due parole: Generazione Z.
Giovani, giovanissimi, nativi digitali. Stiamo parlando della Generazione Z, che per definizione è quella che raccoglie tutti coloro che sono nati tra il 1997 e il 2012. Sono loro il futuro della nostra società, della nostra cultura. Sono loro, di conseguenza, anche il futuro della nostra economia.
Lo sanno bene anche in ambito di marketing, dal momento che le ricerche di mercato guardano sempre di più a questa fascia di popolazione. Che non è solo quella che assicura i ricavi più elevati ma è anche quella che più difficile da convincere. Abili nella navigazione, creativi ed esigenti negli acquisti, abituati al digitale, i giovani di oggi devono trovare online la ricetta giusta, vincente, unica. Altrimenti passano altrove.
Canali preferiti di questo tipo di utente sono ovviamente i social networks. Stando ai dati della ricerca di Essence, infatti, il 77% dei giovani frequenta i social e li utilizza anche per fare acquisti. Le parole chiave, in questo senso, sono quelle che guardano alla trasparenza, ma soprattutto all’inclusione, alla sostenibilità e ai diritti. I giovani di oggi, infatti, sono sempre più vicini a queste tematiche ed è un’attenzione, la loro, che si riversa anche nel modo di fare spese online.
Allargando il campione e usando come base la ricerca firmata da AdColony, si legge invece come gli utenti della rete siano più propensi a effettuare acquisti se i prodotti sono stati visti su Google, per il 34%, su Facebook, per il 30%, oppure sulle app di gaming, per il 29%.
Con quest’ultimo settore apriamo un capitolo molto importante della relazione tra utente, rete, marketing ed economia. I brand di gioco online hanno infatti da tempo sviluppato una strategia vincente per aumentare il proprio pubblico. Basti pensare al bonus benvenuto introdotto da Wiliam Hill, che è la cartina al tornasole di una strategia di comunicazione che guarda alla facilitazione e all’agevolazione.
Perché tutto quello che passa online deve essere facile, veloce, intuitivo, oltre chiaramente che di qualità e di spessore. Per questo il marketing guarda alla semplificazione di tutti i passaggi di registrazione: pochi click, essenziali, fondamentali. Altrimenti l’utente scappa, si sposta altrove. E per catturare l’attenzione dei giovani serve ancora di più tutta questa velocità.