Ambiente - 29 dicembre 2022, 17:50

''Procedere per stadi col progetto è una tecnica che la giurisprudenza ha bollato come illegittima''

Italia Nostra Vco interviene dopo lo stop ad 'Avvicinare le montagne' , che avrebbe dovuto collegare Ciamporino a Devero

''Procedere per stadi col progetto è una tecnica che la giurisprudenza ha bollato come illegittima''

‘’L’accordo  strategico, enfaticamente denominato ‘’Devero-Avvicinare le montagne", non ci sarebbe più, ossia i suoi proponenti che ricordiamo erano gli Enti locali di quel territorio e la società italiana con capitali stranieri, la " S. Domenico Sky" , avrebbero gettato la spugna, stanchi di aspettare e ’’vittime’’ della  burocrazia’’.  Per Italia Nostra ‘’l'apparato normativo posto a presidio di quelle aree -  vuoi le prescrizioni del Piano Paesaggistico Regionale, vuoi le regole di derivazione europee per le zone natura 2000 - hanno sin qui retto’’.

‘’Non è neppure escluso che anche altre ragioni abbiano concorso alla dichiarata, per ora,  resa – scrive Italia Nostra Vco - . I costi energetici andati alle stelle, la variabilità climatica sempre più accentuata, sono elementi che porranno tutta l'economia turistico-invernale-industriale dell'arco alpino in seria difficoltà e, in questo scenario, i piani industriali dovranno essere riscritti e ridimensionati, pena un fallimento. Un investimento della dimensioni di " Avvicinare le Montagne"   può diventare un azzardo, ma meglio prendersela con la burocrazia , anche se non è quella che non fa nevicare’’.

’’Si legge però che  uno spiraglio esisterebbe ancora, spiraglio che, da un noto propugnatore politico dell'accordo strategico, viene indicato come possibile – afferma Italia Nostra - . Si tratterrebbe di procedere per gradi, ossia di abbandonare, o far finta di abbandonare il progetto complessivo e portare a casa singoli consensi. Non è ben chiaro dove il politico pari. Lo spezzatino, se così fosse, è una tecnica che la giurisprudenza ha chiaramente bollato come illegittima, meglio lasciar stare, o meglio se si vuole cambiare lo si deve dire e ripartire con un nuovo progetto alternativo e  ridimensionato. Ogni altra via è preclusa, quindi anche il politico si aggiorni. Dalla vicenda  gli Enti del  territorio dovrebbero trarre una lezione molto diversa che significherebbe investire in natura e in conservazione e riscoprire il valore del bene comune di cui ne tengono nelle loro malferme mani le sorti. Lo faranno ?  Non lo sappiamo’’.      

Renato Balducci

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