I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Verbania, durante un servizio volto alla prevenzione e repressione del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, hanno proceduto all’arresto di una donna di nazionalità nigeriana che trasportava dall’Italia alla Svizzera oltre 160 grammi di cocaina occultata in 10 ovuli.
Nel corso dei controlli di polizia doganale, a bordo del treno 34, proveniente da Milano e diretto a Ginevra, le Fiamme Gialle della Compagnia di Domodossola hanno individuato, tra i numerosissimi viaggiatori, un soggetto che, per l’atteggiamento, li ha sin da subito insospettiti.
Dopo le prime domande di rito, essendo la donna palesemente nervosa, i finanzieri avanzavano ulteriori richieste circa il motivo del proprio viaggio, le ragioni del suo soggiorno in Italia e dove si fosse recata durante la sua permanenza. A tutte le domande, la stessa forniva risposte evasive e poco convincenti. L’itinerario dichiarato, i tempi e le motivazioni fornite spingevano i militari, sospettando che fosse uno dei tanti “muli” utilizzati per trasportare droga, a richiedere al P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Verbania l’autorizzazione ad accompagnare la donna presso l’ospedale San Biagio di Domodossola. L’esame radiologico confermava i sospetti delle Fiamme Gialle, evidenziando corpi estranei introdotti nel corpo, risultati poi essere 10 ovuli per un totale di oltre 160 grammi di cocaina purissima.
A seguito del rinvenimento dello stupefacente, su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Verbania di turno, la donna veniva tratta in arresto e condotto alla Casa circondariale di Vercelli per la violazione di cui all’art. 73 comma 1 del DPR 309/1990.
La cocaina sottoposta a sequestro, a seconda di quanto fosse stata «tagliata» con altre sostanze, avrebbe fruttato all’organizzazione criminale legata all’ovulatrice tra i 70 e 90 euro al grammo. La donna, inoltre, è risultata essere percettrice di reddito di cittadinanza nel 2022.
“Il brillante risultato di servizio -sottolinea il Comando Provinciale- , si inserisce nel più ampio dispositivo di controllo esperito sul confine dalle fiamme gialle ossolane, intente, ormai da tempo, a contrastare i traffici illeciti connotati da maggiore pericolosità sociale, con ciò testimoniando la costante opera che il Corpo della Guardia di Finanza pone in essere a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini".