Provincia - 21 gennaio 2023, 12:00

Gestione lupo, anche gli allevatori del Vco all'incontro con il ministro dell'agricoltura

Pastori di nove regioni ricevuti da Francesco Lollobigida per discutere dell’impatto su attività zootecniche e zone abitate. Rischio concreto di abbandono del territorio e delle aree marginali

Gestione lupo, anche gli allevatori del Vco all'incontro con il ministro dell'agricoltura

C'era anche una rappresentanza del Comitato Salvaguardia Allevatori Vco all'incontro romano tra il ministro dell'Agricoltura e i pastori, che chiedono misure più efficaci di gestione dei lupi.

Nel pomeriggio di giovedì una ventina di pastori, alpigiani e allevatori provenienti 9 regioni italiane sono stati ricevuti da Francesco Lollobigida e dal sottosegretario per l’agricoltura La Pietra nel corso dell'appuntamento organizzato dall’europarlamentare Pietro Fiocchi. L'obiettivo, spiegano gli allevatori, era “raccogliere le istanze dei pastori sulle problematiche dell’impatto dei lupi su attività zootecniche, professionali e amatoriali, e sulla vita dei cittadini”.

“Durante l’incontro -così la delegazione degli allevatori- è emersa la vastità e complessità della problematica che colpisce con la stessa gravità i diversi comparti del pastoralismo e dell’allevamento estensivo da Sud a Nord: la 'convivenza' passiva con una popolazione crescente, incontrollata e sempre più audace di lupi è impossibile su larga scala, andando a compromettere la continuità aziendale e dei sistemi territoriali. Il rischio concreto di abbandono del territorio e delle aree marginali da parte degli allevatori (fenomeno già in corso) comporta il venire meno dei servizi che l’attività rurale fornisce alla collettività (come la manutenzione dei prati-pascoli e degli ecosistemi alpini) e che non sono sostituibili dall’intervento della pubblica amministrazione”.

“Contestualmente -sottolineano gli allevatori-, si vanno a perdere le caratteristiche peculiari che rendono unici nel mondo i prodotti tipici del made in Italy, come il Pecorino Romano DOP, il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP e tutti i formaggi tradizionali dell’arco alpino. La problematica sta suscitando grande unione tra pastori e allevatori, che si sono trovati riuniti al di fuori dei colori sindacali per chiedere a gran voce la tutela della pastorizia e dell’alpicoltura, attività ad alto valore ambientale, paesaggistico e turistico”.

A conclusione dell’incontro, è stato consegnato al ministro un documento contenente proposte e richieste concrete a tutela della pastorizia e dell’alpicoltura, sottoscritto da 12 associazioni e comitati territoriali (Associazione per la tutela degli Allevatori del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise; Alleanza dei Pastori Aurunci e Ciociari; Associazione Difesa Rurale; Associazione Pastoralismo Alpino; Comitato Allevatori e Agricoltori del Territorio; Associazione Difesa Alpeggi Piemonte; Comitato Salvaguardia Allevatori VCO; Consorzio Escaroun-Pecora Sambucana; Associazione “Pastur De Blins”; Comitato Pastori d’Italia; Südtiroler Bauernbund; Associazione Salvaguardia Rurale Veneta).

“La delegazione rurale -concludono gli allevatori- ha colto positivamente la disponibilità sia del ministro che della sua squadra ad impegnarsi nel prossimo futuro per cercare soluzioni diverse e condivise e nuove vie istituzionali per tutelare il mondo rurale della pastorizia, vero cuore pulsante del territorio Italiano”.


Redazione

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