Si decide il 9 marzo al Consiglio di Stato il destino degli avanotti di trota Fario, detta anche Mediterranea, la cui semina è bloccata al Tar Piemonte da un ricorso delle associazioni ambientaliste.
Lipu, Legambiente, pro Natura e Wwf sono riuscite ad ottenere la sospensione del decreto col quale il presidente della Provincia, Alessandro Lana, autorizza la semina della specie in attesa d’entrare nel merito il 19 settembre, troppo tardi per salvare la stagione. La trota Fario, o Mediterranea, a detta degli ambientalisti non va seminata, poiché non autoctona. L’unica specie ammessa per la semina è la trota Marmorata.
Gli avanotti, intanto, crescono e, nel caso diventassero trote -questo il timore delle associazioni dei pescatori- non potrebbero più esser immesse in laghi e corsi d’acqua riducendo le catture nella stagione 2023. Bene che vada, nel caso che il Tar Piemonte respingesse il ricorso, bisognerebbe attendere il 2024, fatta salva la possibilità di ricorso al Consiglio di Stato.
La Provincia contesta la tesi degli ambientalisti obiettando che la Mediterranea è presente in laghi e fiumi del territorio dal ‘500.