Provincia - 07 marzo 2023, 10:45

Terzo Polo: “Sosteniamo con forza lo sciopero del personale sanitario del 24 aprile”

“Invitiamo la cittadinanza e forze politiche a mobilitarsi nella protesta. Senza alcuna distinzione di colore politico”

Terzo Polo: “Sosteniamo con forza lo sciopero del personale sanitario del 24 aprile”

“Carenza strutturale di personale, peggioramento delle condizioni di lavoro con conseguente esodo di competenze e professionalità verso la vicina Svizzera, ridimensionamento dell’intervento pubblico, trionfo della burocrazia: la sopravvivenza del servizio sanitario è a rischio.

Il Coordinamento del Terzo Polo del Verbano Cusio Ossola sostiene senza riserva alcuna medici, infermieri e sindacati sullo sciopero indetto per la giornata del 24 aprile ed invita cittadinanza e forze politiche a mobilitarsi nella protesta. Senza alcuna distinzione di colore politico: il Verbano Cusio Ossola, infatti, non è diviso come qualcuno vuol far credere. È ora che la Regione si mobiliti concretamente, il problema del futuro sanitario della provincia non è più procrastinabile.

La Sanità pubblica (insieme all’Istruzione) è il pilastro dello Stato, Manifesto di Civiltà ed Equità: a tre anni dall’inizio della pandemia, che ha ricordato alla collettività la centralità di un sistema sanitario pubblico forte e sano, la nostra sanità è vicina al punto di non ritorno.

Chi di noi non ha vissuto la sensazione che la salute, il nostro bene più prezioso, sia minacciata: lunghissime attese per prenotazioni di visite mediche, spesso “salvavita”, e per ritiro di esami, cure sommarie; pronto soccorso impreparati alle emergenze.

E se la gravità della situazione sanitaria sembra essere un comune denominatore in tutta Italia, non possiamo che constatare che il Vco è abbandonato a se stesso.

Se il susseguirsi di vari Governi, con i relativi tagli sul bilancio, ha reso la Sanità pubblica talmente debole da non riuscire a coprire i maggiori costi derivanti dall’inflazione, con conseguente mancanza di investimenti nel settore, non possiamo non constatare che nel PNRR gli investimenti previsti per il potenziamento della Sanità pubblica compaiano tra le ultime voci di spesa; la sensazione è che l’attuale Governo continui a prediligere lo sviluppo di quella privata.

Nell’Italia del 2023, le persone si indebitano per circa 50MLD di euro pur di evitare lunghissime liste d’attesa che producono ritardi spesso fatali ai pazienti. Gli infermieri ed i medici sono pochi e allo stremo. Di fronte a questa situazione non si può più rimanere indifferenti e in silenzio.

Urge la necessità di immediati e corposi investimenti in personale, strutture e attrezzature, non di continue esternalizzazioni di attività e di servizi che pongono lavoratori e lavoratrici in condizione di estrema fragilità e precarietà lavorativa.

Occorre agire sottraendo al profitto la gestione in appalto dei servizi sanitari a operatori a gettone, ricostruendo un perimetro di lavoro alle dirette dipendenze delle aziende sanitarie; al di là della sua eticità morale, questa soluzione ridurrebbe costi di gestione i cui risparmi possono essere investiti per assunzioni di personale, miglioramento di infrastrutture e dotazioni di materiale”.

Così in una nota stampa Azione e Italia Viva del Vco.


C.S.

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